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Magia di Radonijc, il Toro batte il Genoa al 94′: ora una pausa utile

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Torna un nuovo appuntamento con "La Scossa Granata", la rubrica di Michelangelo Suigo: "Interrotto il tabù casalingo, ora pausa utile per sistemare il gioco..."

Con una magia di Radonjic il Toro batte il Genoa al 94'. Il serbo si inventa un gol da vero numero 10 che supera d'incanto tutte le difficoltà incontrate anche in questo match. Perché il Toro, con la prodezza di MaRadonjic è riuscito in un colpo solo a battere il Genoa, a trovare la prima vittoria in campionato e a sfatare il tabù casalingo di mancate vittorie. Il serbo, subentrato nella ripresa, si è letteralmente inventato il gol dell'1-0 che ha steso il Grifone, saltando con uno scatto irresistibile Hefti e scagliando un tiro sotto la traversa all'angolino da posizione quasi impossibile. Il Grande Torino è esploso e i granata sono tornati ad esultare in casa: era dal 6 marzo scorso che non accadeva. Juric lancia subito il neo acquisto Zapata, però lascia in panchina Ilic e Radonjic, alzando Ricci sulla trequarti con Vlasic, schierando l'inedita coppia di centrocampo Tameze-Linetty. "Con una grande scelta hai dimostrato che con un cuore granata non si fa mercato, grazie Buongiorno" è lo striscione che la Maratona ha dedicato al vice capitano Alessandro Buongiorno, cuore granata davvero, che ha rifiutato l'Atalanta per rimanere a Torino.

Gilardino conferma in blocco l'undici che ha espugnato la Capitale sponda biancoceleste. Il primo tentativo in porta è di Zapata, bravo a girare un corner di Linetty ma il pallone è semplice per Martinez. Altri squilli, poi, non se ne vedono, con il Toro che tiene in mano il possesso palla (63% finale) ma non riesce a sfondare, anche perché il Genoa si chiude molto bene dietro la linea della palla. Tameze e Linetty non hanno i tempi e le qualità per impostare, Ricci fatica nel ruolo inedito di trequartista e così Zapata non riceve palloni giocabili. I genoani sono arroccati nella loro trequarti. Prima della fine del primo tempo si vede ancora un tiro di Ricci da fuori area, con Martinez che si accartoccia. Juric e Gilardino decidono di non fare cambi durante l'intervallo, ma anche ad inizio ripresa capita poco o nulla. Il mister croato aspetta fino al 64' per un triplo cambio: dentro Radonjic, Seck e Pellegri, fuori Tameze, Zapata e l'infortunato Vlasic. C'è spazio anche per Ilic, ma il Toro continua a non sfondare e si va verso lo 0-0. Ma arriva la grande giocata di Radonjic al 94': l'apertura di Ilic di sinistro è con il contagiri, il 10 granata supera Hefti e da posizione quasi impossibile trova il jolly da tre punti.

Il Toro trova così la prima vittoria, ma durante la pausa per gli impegni delle Nazionali dovrà lavorare moltissimo sulla fase di costruzione e su quella offensiva, perché la squadra non riesce quasi mai a rendersi pericolosa. Buono l'impatto di Duvan, malissimo Tameze. La scelta 'disciplinare' su Ilic ci può anche stare, ma l'unico mancino con visione di gioco deve necessariamente giocare. Speriamo che la sosta, oltre a farci recuperare gli infortunati (oltre a Sanabria si sono aggiunti Vlasic e Bellanova - più Djidji), ci restituisca un Toro più brillante fisicamente e nel gioco, con maggiori soluzioni in attacco. Certo è che sono ben 10 i granata impegnati nelle varie Nazionali (Rodriguez, Vlasic, Vojvoda, Linetty, Zima, Radonjic, Milinkovic-Savic, Ilic, Gineitis e Sazonov).

Le parole di Juric post Torino-Genoa sono state chiare: "Questa settimana è stata molto particolare dopo Buongiorno e Zapata. Vincere una partita così alla fine è un grandissimo segnale per questo gruppo. In questo momento non siamo ancora brillanti e il campo non ci aiuta. Abbiamo perso giocatori come Miranchuk che ci davano un tocco di classe. Ci sono anche momenti in cui non è tutto perfetto. I ragazzi oggi hanno fatto benissimo. Non era facile però hanno mantenuto calma e gioco. Il Genoa si è chiuso tanto e noi non abbiamo concesso niente continuando a lavorare. I cambi hanno dato una marcia in più. Zapata arriva da due anni travagliati, ma sono convinto che ci darà una grossa mano. È arrivato con sorriso e voglia di lavorare. Ci dobbiamo abituare perché è diverso da Sanabria". Vlasic è stato costretto al cambio contro il Genoa per una botta al ginocchio sinistro e per un problema muscolare al flessore. Dopo la partita il tecnico ha però rassicurato sulle condizioni del suo giocatore e si spera che il rischio di uno stop sia scongiurato. Invece Koffi Djidji si è sottoposto ieri ad intervento chirurgico di addominoplastica a Montecarlo ed inizierà immediatamente il percorso riabilitativo. Difficile rivederlo in campo prima di Natale.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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