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Prima che sia troppo Tardy

L’ultima frontiera

tardy
Un nuovo appuntamento con "Prima che sia troppo Tardy", la rubrica a cura di Enrico Tardy

Enrico Tardy

La nostra sconfitta nel derby è di fatto una non notizia, i giornalisti, quelli veri, potrebbero confezionare il giorno antecedente la gara il solito pezzo proposto ai lettori da diciotto anni a questa parte con gol di Cuadrado compreso. Certo che c'è dispiacere, il Toro per alcuni tratti della gara ha attirato la Juve nella sua metà campo per poi colpirla con rapide ed efficaci incursioni, ma le palle inattive ci sono state fatali. Inattive erano solo quelle sul campo perché

le nostre girano ancora oggi... Per volume e qualità di gioco, non chiudere in vantaggio il primo tempo è stato un

vero scempio. La Juve si è affacciata nella nostra metà campo in buona sostanza esclusivamente nell'occasione delle marcature, ma è stato sufficiente per farci due gol. La ripresa poi ha avuto nella traversa di Linetty lo spartiacque della gara condito da altre due realizzazioni su calci piazzati.

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Questa squadra, che non dimentichiamolo, è stata modificata in estate in maniera importante è come gli studenti che prendono quasi sempre la sufficienza per impegno e buona volontà, ma che non riescono quasi mai a migliorare, difetta di rabbia agonistica, di scaltrezza, di desiderio quasi malsano del risultato. Questo rendimento a volte risulta sufficiente a portare a casa il risultato altre volte, con lo spartito leggermente modificato, non ce la si fà. Il discorso è sempre lo stesso e ieri nonostante la differenza tra le due squadre non sia stata evidente come ai tempi del ritorno in serie A la sconfitta è giunta puntuale. Tre gol su calcio di punizione sono inaccettabili: calciatori immobili e due gol

fotocopia. Ormai per noi tifosi che ammiriamo un bravo calciatore come Schuurs, ad esempio, il primo commento che facciamo è: lo venderà per 30 o 40 milioni...

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L'attaccamento alla squadra di un calciatore dipende dall'aver prolungato il contratto consentendo un lauto guadagno. Nei giorni antecedenti il derby abbiamo esposto Buongiorno, torinese e prodotto delle giovanili, come un prezioso reperto del museo Egizio. Ha ragione Juric, c'è una cappa opprimente su questa società che impedisce il germogliare di entusiasmi ed emozioni. Oggi la marcia dei 50.000, al più, la potremmo organizzare su Facebook, diventato l'antistadio virtuale del Fila. In cuor mio spero che l'allenatore resti al suo posto perché, come tecnico, ritengo stia svolgendo un buon lavoro.

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimento.

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