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Prima che sia troppo Tardy

Va così

tardy
Un nuovo appuntamento con "Prima che sia troppo Tardy", la rubrica a cura di Enrico Tardy

Enrico Tardy

Dopo una buona gara contro un Milan in crisi nera gli stati d'animo dei tifosi tornano ad esseri simmetrici a quelli del tecnico. Compendio: con una rosa più completa e qualitativamente leggermente migliore questa gara non l'avremmo perduta. Giochiamo un buon calcio, si intravede impegno, ma il livello medio della squadra ci impedisce di fare un salto di qualità verso una dimensione differente e più ambiziosa.

Le categorie presenti nel calcio sono poi le categorie esistenti nella vita. Facendo un paradosso, l'idea che una squadra di Serie C, grazie alla corsa ed all'impegno, possa raggiungere lo standard di una di Serie A è utopia. Il Toro non ha solamente da cercare una punta abile in zona gol, ma ha da alzare il livello generale della rosa se ha intenzione di migliorare, diversamente ogni anno ci ritroveremo a scrivere ed a discutere degli stessi argomenti. Un anno sarà da migliorare la fase offensiva, un altro il centrocampo... E non dimentichiamo che per due anni siamo stati ad un passo dal baratro...

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Il Napoli ha ceduto o perduto a scadenza di contratto alcuni ottimi calciatori, ma ha uniformato la rosa acquistando altri calciatori di prospettiva, ma già noti, creando alternative di livello eccellente al tecnico. La sintesi è stata una compagine di 18 o 20 bravissimi calciatori senza star inarrivabili. Scouting, competenza, idee, ambizione sono gli ingredienti (conditi da un po' di fattore c...).

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Il mister si lamenta anche per l'approssimazione della società nell'allestimento della squadra (tutto all'ultimo minuto e non solo) ed ha ragione, ma non deve dimenticare che ormai è tutta la Serie A ad essere alle prese con svincolati, mancati rinnovi, cessioni eccellenti.

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La differenza la fa la capacità di scovare talenti a getto continuo grazie a contatti e scuole calcio, per il resto non penso che società italiane gli possano garantire una politica di investimenti economici molto differente dalla nostra, probabilmente potrebbe trovarne di più strutturate ed organizzate, su questo pochi dubbi.

A proposito... è la stessa situazione del tecnico, che io reputo molto capace, ad essere lo specchio dei tempi: ha un contratto che scade nel 2024 ed a metà percorso siamo a discutere di un ipotetico rinnovo o di una sua dipartita (anticipata?).

Vi pare normale?

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimento.

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