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Bottoni (tactical analyst): “Più sostegno a Belotti e più libertà a Singo: Giampaolo, serve osare”

MILAN, ITALY - JANUARY 09: Marco Giampaolo, Head Coach of Torino F.C. looks on during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on January 09, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Esclusiva TN / Uefa A professional coach e tactical analyst, Bottoni torna a distanza di qualche mese ad illustrarci i movimenti del Torino

Andrea Calderoni

"Dopo le due partite consecutive con il Milan e in vista della gara di sabato alle 18 contro lo Spezia, Toro News si affida a mister Emanuele Bottoni, Uefa A professional coach e tactical analyst, per analizzare i cambiamenti tattici e per le novità d’assetto del Torino nelle ultime settimane. Bottoni era già intervenuto su Toro News ad inizio stagione parlandoci approfonditamente del 4-3-1-2 di Giampaolo. Ora, però, le cose sono notevolmente cambiate.

"Buongiorno Emanuele e ben ritrovato. Marco Giampaolo sta puntando da alcune settimana in maniera insistente sul 3-5-2. Quali sono le principali differenze rispetto al modulo prediletto dal tecnico abruzzese, il 4-3-1-2?

"“Riguardo la fase difensiva avviene un abbassamento della linea arretrata. Con il 3-5-2 non si vede quasi mai la difesa alta, che rappresenta uno dei marchi di fabbrica di Giampaolo. La prima aggressione avviene soltanto nella parte centrale del campo. Cambia anche il riferimento della linea difensiva. Prima il punto di riferimento della retroguardia era la palla, adesso è l’avversario. Dunque, la difesa è orientata verso l’avversario e non più verso la palla come prima. Entrambi gli aspetti hanno sempre personalizzato e reso riconoscibile il calcio di Giampaolo. Con questi cambiamenti ha dimostrato di non essere così integralista come veniva descritto. Sta cercando di adattarsi alle risorse a disposizione. Nelle ultime settimane ha provato a dare un po’ più di sostanza al sistema difensivo in quanto il pressing non veniva portato perfettamente e ciò rendeva fragile l’assetto difensivo”.

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"I primi segnali di cambiamento tattico si sono visti ormai un po’ di settimane fa in una nebbiosa nottata al Mapei Stadium contro il Sassuolo.

"“Già, in quel caso devo ammettere che fu emblematica la scelta di Giampaolo di non aggredire alto il terzetto di palleggiatori di De Zerbi formato da Consigli, Chiriches e Ferrari. Ha deciso di aspettarli maggiormente senza farsi attrarre dalla strategia di De Zerbi che ti porta ad uscire per poi colpirti. Devo dire che qualche timido risultato con il nuovo assetto il Torino l’ha raccolto, anche se la classifica resta molto deficitaria”.

 Emanuele Bottoni, Uefa A professional coach e tactical analyst

"Le ultime due sono state giocate contro il Milan. Come giudica le due gare dei granata?

"“Il Milan ha costruito molto meno del solito. Il Torino evidentemente ha difeso bene, soprattutto martedì. Ma se ripenso a sabato dico che il Milan ha costruito 3 nitide occasioni e ne ha capitalizzate 2, vanificando solo quella di Kessie. C’è stata anche una dose di sfortuna per i granata. Comunque, questo indica che contro una squadra di un livello superiore come il Milan il Torino ha subito meno di tante altre squadre, compresa la Juventus”.

"“Prima abbiamo evidenziato le due principali caratteristiche del gioco di Giampaolo che sono venute meno nelle ultime settimane con il nuovo assetto di gioco. Ora, grazie a questa considerazione, mi soffermo su quello che invece è stato conservato, a partire dal palleggio, che rimane coraggioso e curato. L’obiettivo è non buttare via il pallone. Martedì il palleggio è migliorato rispetto a sabato per due motivi: Giampaolo ha studiato la prima partita con il Milan e ha apportato delle piccole modifiche posizionali e poi nel primo tempo il Milan è stato meno aggressivo e ha lasciato più spazio al Torino. Giampaolo sul palleggio ha un’idea chiara. Ritiene che con un passaggio in più si può abbassare l’avversario. Tramite il palleggio costringe le altre squadre a perdere metri”.

 NAPLES, ITALY - DECEMBER 23: Marco Giampaolo, Head Coach of Torino F.C. reacts during the Serie A match between SSC Napoli and Torino FC at Stadio Diego Armando Maradona on December 23, 2020 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

"Nelle ultime uscite, però, il Torino ha sempre giocato con una sola punta di ruolo: Belotti o Zaza. Non si rischia di far predicare nel deserto il centravanti?

"“Sì, in effetti l’accompagnamento offensivo è minore rispetto a quello garantito dal 4-3-1-2. Belotti, tra l’altro, sta facendo molto spesso, non tanto per generosità quanto per richieste tattiche esplicite di Giampaolo, il collante tra centrocampo e attacco. E lui si è ben destreggiato, sebbene non sia il suo compito principale. Anche per le richieste a Belotti credo di poter affermare tranquillamente che Giampaolo sta optando per un 3-5-2 molto accorto. Ci sono 3-5-2 che in fase di non possesso si trasformano con una linea a 4 e in fase di possesso diventano quasi un 3-3-4. Quello del Torino finora, invece, prevede in fase di non possesso una linea difensiva a 5 e in fase di possesso sono pochissimi gli uomini che accompagnano l’azione. Ad esempio, con il Milan sabato raramente è uscito alto Singo, segno che Giampaolo non ha voluto osare. Pioli, dal canto proprio, come contromisura ha messo Brahim Diaz tra il quinto e la mezz’ala del Torino su palla laterale, creando un’ipotetica superiorità con Castillejo e Calabria a destra e con Hernandez e Hauge a sinistra. In questo modo il quinto e la mezz’ala del Torino si trovavano contro 3 uomini”.

"Dunque, assodato che la linea imboccata sembra essere quella del 3-5-2, Giampaolo dovrà aumentare il proprio coraggio soprattutto in gare come quella di sabato contro lo Spezia?

"“A parte i moduli che possono cambiare, Giampaolo dovrà dimostrare nelle prossime gare assolutamente più coraggio. Contro il Milan ha dimostrato che può subire poco, ma adesso servono anche gli squilli per vincere. Non si può sempre rimandare l’appuntamento con la vittoria. È come nella vita: se tutte le settimane annuncio che inizierò la prossima settimana ad andare in palestra, alla fine mi trovo a pesare 150 kg senza aver mai messo piede in palestra. Bisognerà vedere se osando di più non ricompaiano le antiche fragilità. Al momento il quinto di Giampaolo rimane legato al difensore centrale senza attaccare il terzino avversario. Mi aspetto che dia un po’ più di libertà a Singo in modo tale che possa attaccare il suo diretto avversario più avanti nel campo. Il palleggio va benissimo, ma bisogna recuperare il pallone più vicino alla porta con una squadra colta di sorpresa in una fase di uscita. Singo ha gamba ed è rapido, è l’unico che può veramente strappare. Inoltre, mi attendo un altro vero attaccante al fianco di Belotti. Se non vuoi accompagnare con troppi uomini l’azione per non squilibrare la squadra, devi mettere un po’ più di peso in attacco”.