In Serie B e in Serie C Giorgio Corona è stato una certezza: negli anni Duemila quando dovevi indicare una prima punta di livello in grado di far svoltare la squadra il nome di Corona figurava sempre. Oggi, a 48 anni, vive nella sua Sicilia e osserverà con attenzione la città di Torino nel corso della stagione 2022/2023. Nel trasferimento di Jacopo Segre al Palermo è stato infatti inserito suo figlio Giacomo, classe 2004, attaccante, il quale si è unito alla Primavera granata. In esclusiva su Toro News "Re" Giorgio, come lo chiamavano i suoi tifosi, ci racconta qualcosa sul giovane figlio.
Esclusiva
Giorgio Corona a TN: “Contento per mio figlio Giacomo, è in un club organizzato”
Buongiorno Giorgio, in primo luogo come sta?
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“Sono tornato proprio martedì da Torino, dove ho accompagnato Giacomo. Siamo contenti e ringraziamo il Torino per la fiducia accordata a mio figlio e anche il Palermo per la soluzione trovata. Spero che possa fare bene e possa sfruttare al meglio l’opportunità. È la prima volta che lascia casa. L’ho visto tranquillo e determinato. Ho potuto notare una grande organizzazione da parte della società”.
Da ex professionista quali consigli ha dato a Giacomo?
“Ho cercato di insegnargli a pensare alla squadra. Giacomo conosce le proprie origini e sa che alcune volte possono essere ingombranti. Ma nel calcio quando si raggiungono certi traguardi è solo merito di chi scende in campo, non del papà ex calciatore. Andare al Torino permetterà a Giacomo di crescere e potrà diventare uomo, perseguendo quelli che sono i suoi obiettivi. È giovane, ha 18 anni, ed è per la prima volta lontano da casa. Penso si troverà bene, anche perché è ben seguito. Avrà bisogno di un po’ di tempo, spero poco”.
Com’è Giacomo in campo e anche fuori dal campo?
“È un ragazzo che si mette sempre a disposizione e ama il lavoro. La sua fortuna è che ha già giocato con la Prima Squadra del Palermo e questo potrebbe aiutarlo anche al Torino”.
Ci racconta il percorso calcistico di Giacomo, dagli esordi a oggi?
“Giacomo ha iniziato nel Santa Cristina, una piccola società vicina a casa. Poi, è passato alla Cantera Ribolla. All’età di otto anni si è vestito di rosanero ed è arrivato nella Prima Squadra del Palermo, disputando due gare della scorsa Serie C”.
Cambiando argomento, che ne pensa della Prima Squadra del Torino?
“Il Torino è gestito da un ottimo allenatore e il direttore sportivo sta cercando di prendere un altro attaccante. Ho anche letto che Vagnati sta cercando di sfoltire la rosa: non è un’operazione facile, vedo che anche altrove si fatica a vendere. Il Toro mi sembra una buona squadra”.
Che campionato di Serie A si aspetta?
“Equilibrato. Ci sono più squadre in lizza per più obiettivi. Fino a qualche anno fa la Juventus primeggiava su tutte, oggi non è così. Credo che le piccole non esistano più e anno dopo anno lo si vede”.
Andrea Belotti a oggi è senza squadra: è sorpreso?
“Lui e il suo entourage sapranno il fatto loro e prima della fine del mercato troveranno una squadra. Mi sembra che in tanti lo vogliano ma penso che Andrea abbia le idee chiare sulla sua destinazione”.
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