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La qualità inferiore condanna Giampaolo contro Gasperini. Ma Murru…

Focus on / Il laterale difensivo doveva essere sostituito, le alternative non mancavano. Per il Torino servono tempo e nuovi innesti

Andrea Calderoni

Due squadre probabilmente più agli antipodi di Torino ed Atalanta al momento attuale è difficile trovarne nel campionato di Serie A. I granata sono un cantiere aperto e al momento mancano ancora alcune fondamentali maestranze, su tutte il regista, il trequartista e la seconda punta, per sviluppare un progetto ambizioso e così diverso rispetto a quello mazzariano degli ultimi due anni. I nerazzurri si sono guadagnati a suon di vittorie, gol e splendide prestazioni la nomea di “macchina perfetta”. Sebbene per l’Atalanta fosse l’esordio ufficiale nel 2020/2021, gli antichi meccanismi sono apparsi ancora molto oliati e la banda di Gian Piero Gasperini non ha lasciato scampo a quella di Marco Giampaolo. Tutto ciò funge da premessa per il confronto tra i due tecnici.

SOSTITUZIONI GIAMPAOLO - Giampaolo non soltanto ha bisogno di tempo per inculcare la sua idea di calcio, ma ha bisogno anche di altri interpreti in alcune posizioni strategiche del suo 4-3-1-2, altrimenti l’attuazione del suo progetto tecnico sarà praticamente impossibile e la strada per il suo Torino si trasformerebbe in un Mortirolo da scalare con una bicicletta da passeggio. Nella lettura della gara qualche appunto, tuttavia, lo si può fare a Giampaolo. Il nuovo arrivato Nicola Murru, ad esempio, ha capito poco o nulla della sua prima gara in granata. Pensare di sostituirlo nel corso della ripresa poteva essere un’idea, avendo in panchina entrambi i laterali difensivi titolari di Firenze, Armando Izzo e Cristian Ansaldi. Soualiho Meité ha faticato e non poco, ma Sasa Lukic è subentrato a Karol Linetty e non al francese. La staffetta di un deludente Alex Berenguer con Simone Verdi era scontata. Entrambi, però, appaiono non a loro agio nel ruolo di trequartista e qui l’aiuto a Giampaolo dovrà arrivare dalla società. Troppo poco, infine, il minutaggio di Jacopo Segre per capire quanto possa dare a questo Torino. Sarà da valutare, perciò, in altre occasioni.

QUALITA’ DEA - Gasperini ha tolto Caldara, che a Torino ha vissuto un primo tempo complicato fronteggiando Zaza e soprattutto Belotti, e ha inserito ad inizio ripresa Palomino. Sul 2 a 4 la Dea ha potuto contare sulla qualità di Malinovskyi, che ha preso il posto di Muriel. Semplicemente questa sostituzione spiega al momento l’enorme gap tecnico che divide il Torino dall’Atalanta, un gap che si è riflesso sul campo soprattutto dal quarto d’ora in avanti. Gli ultimi tre cambi Gasperini li ha fatti all’85’ quando ormai i tre punti erano in ghiaccio, segno che la condizione dei suoi giocatori non era poi così male come ci si poteva aspettare dopo una preparazione più breve del solito. Dunque, l’Atalanta è tornata da Torino con le sue certezze, mentre il Torino non ha ancora le risposte ai punti interrogativi già emersi evidenti a Firenze.