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Monza-Torino, sfida da ex per Izzo: in Brianza è tornato ad essere un titolarissimo

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Dopo essere stato messo fuori rosa sotto la Mole, il ragazzo di Scampia è diventato un elemento chiave per la squadra di Palladino

Luca Bonello

L'amichevole dell'U-Power Stadium contro il Monza di domani, mercoledì 28 dicembre, sarà l'ultima prova per il Torino prima dell'inizio delle gare ufficiali, ma sarà anche l'occasione per ritrovare una vecchia conoscenza, ovvero Armando Izzo. Il difensore, trasferitosi in Brianza sul finire della scorsa sessione estiva di calciomercato, è diventato ormai uno dei cardini della difesa di Mister Palladino.

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Izzo ritrova il Toro da avversario: l'ultima volta 4 anni e mezzo fa

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Oltre 4 anni e mezzo dopo, Armando Izzo ritroverà il Torino da avversario. Era infatti il 20 maggio del 2018 ed il ragazzo di Scampia vestiva la maglia del Genoa, che quel giorno perse 1-2 contro i granata. L'allenatore del Toro, al tempo, era Mazzarri, colui che risulterà poi decisivo, l'estate seguente, nel far arrivare Izzo sotto la Mole e metterlo al centro del suo progetto tecnico. Il difensore ha poi vestito per 4 anni la maglia granata, prima di essere messo fuori rosa da Juric nella scorsa estate e successivamente ceduto.

Izzo, elemento chiave per Palladino. Fuori dal campo alcuni problemi

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Mentre negli ultimi anni Izzo era sceso nelle gerarchie del Torino, a Monza è ritornato ad essere un elemento fondamentale per la squadra. Dal momento del suo arrivo ad oggi, eccetto 3 partite in cui non è stato convocato per problemi fisici, il classe 1992 è stato schierato dall'inizio in 8 delle 9 gare in cui era a disposizione. Insomma, a Monza ha ritrovato fiducia e continuità e, contro il Torino, anche se solo in amichevole, vorrà dimostrare a tutta la società granata di essersi sbagliata a non puntare più su di lui. Ma se in campo le cose ad Izzo stanno andando più che bene, fuori da esso non è proprio lo stesso. Per lui, infatti, sono stati chiesti 4 anni e 10 mesi di carcere per concorso esterno in associazione camorristica e per due episodi di frode sportiva che risalgono ai tempi dell'Avellino ed ai match contro Modena eReggina del 2014.

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