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Napoli-Torino 3-1, l’analisi dei gol: difesa altissima, Vanja non copre il palo

Federico De Milano

Il complicato pomeriggio del Toro peggiora dopo soli altri sei giri di orologio perché al 12' il Napoli trova il raddoppio ancora con Anguissa. In questa azione si può definire colpevole tutta la retroguardia granata, portiere compreso.

Il Torino in questa situazione si ritrova con il baricentro altissimo e con tutti i calciatori di movimento (escluso Djidji) oltre la linea di centrocampo. Se da un lato è apprezzabile l'impegno che ci stava mettendo la squadra desiderosa di rimontare il risultato, è anche vero che un'ingenuità del genere è costata caro perché ha quasi annullato ogni speranza di rimonta dei granata. Come si nota nell'immagine 1, il lancio lungo di Politano per Anguissa ha tagliato fuori del tutto la difesa del Toro che si è ritrovata mal posizionata.

Lazaro e Buongiorno si sono ritrovati entrambi molto alti, lasciando dunque una prateria sulla fascia sinistra (immagine 2). Il passaggio alto di Politano premia il movimento a smarcarsi di Anguissa. Il numero 99 azzurro oltre a doti fisiche e tecniche evidenti in questa circostanza dimostra anche di possedere una velocità non indifferente e diventa imprendibile ai due giocatori granata.

Arrivato praticamente in area di rigore il camerunense dà un'occhiata in mezzo all'area dove c'è il solo Kvaratskhelia tenuto a bada da Djidji (immagine 3).

Anguissa allora va fino in fondo e, una volta arrivato a due passi dalla porta calcia con forza sul primo palo trovando la rete del 2-0. Colpevole in questo caso, oltre ai difensori troppo avanzati, anche il portiere del Toro. Milinkovic-Savic si è fatto imbucare sul primo palo, unica porzione di porta che avrebbe dovuto coprire in questa circostanza (immagine 4). Ne esce che in questa situazione sono tutti colpevoli i difendenti del Torino che hanno spianato la strada ai giocatori del Napoli che non hanno perdonato.

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