Torino, i frutti della ricerca sul mercato estero per le giovanili
—Proprio sul mercato estero è stato fatto negli ultimi due anni un lavoro meticoloso che sta dando i suoi frutti. La Primavera ha contato, sia con Coppitelli l'anno scorso che con Scurto quest'anno, su diversi giovani pescati in giro per l'Europa e non solo: dalla Francia sono arrivati N'Guessan, Dembelé e Weidmann; dalla Svezia Njie; da Cipro Savva, dal Brasile Silva e dagli Stati Uniti Ruszel per citarne alcuni. Ma la ricerca sui mercati stranieri non è un qualcosa che ha coinvolto solo la Primavera, bensì anche le Under. Con Asta in U18 ad esempio è arrivato il centrocampista Acar dal campionato austriaco. In Under 17 hanno conquistato infine spazio Mahari, Perciun e Galantai prelevati rispettivamente dal campionato svedese, moldavo e ungherese. Il lavoro sui campionati esteri quindi è avviato e ha portato a Torino diversi ragazzi interessanti.
Quella di puntare sui campionati stranieri è stata una necessità, come spiegato anche da Ludergnani, dettata dall’esigenza di costruire una Primavera competitiva in breve tempo. Sul territorio italiano, chi ha giovani forti spesso se li tiene o appone dei prezzi piuttosto alti. Dunque occorre approfondire lo scouting proprio in Italia per trovare in anticipo sulla concorrenza giocatori giusti. In tal senso qualche primo segnale si è visto a gennaio quando è stato prelevato dal Cesena Gabellini, innesto per l'Under 18 di Asta. Un percorso ancora lungo, come ha sottolineato Ludergnani, ma già impostato.
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