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ToroPreview, verso Genoa-Torino: “I granata si rialzeranno?”

TURIN, ITALY - JULY 16:  Andrea Belotti (C) of Torino FC is challenged by Lukas Lerager (R) and Valon Behrami of Genoa CFC during the Serie A match between Torino FC and  Genoa CFC at Stadio Olimpico di Torino on July 16, 2020 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Marco De Rito, Lorenzo Ugliono e Andrea Calderoni.

Il Torino arriva a Genova dopo la rimonta-shock subita contro la Lazio. Secondo voi, per il Torino sarà più la voglia di rivalsa oppure lo schiaffo emotivo preso pochi giorni fa potrebbe farsi sentire?

De Rito - Sicuramente si farà sentire, la squadra ha poca fiducia nei propri mezzi e fatica a tenere in piedi una partita. Ma è una situazione che non è nuova, lo stato del Torino è lo stesso da gennaio, nonostante i tre allenatori che si sono succeduti. In estate si doveva cambiare di più, l'ossatura della squadra è rimasta la stessa e i vecchi fantasmi non sono stati scacciati.

Ugliono - Dipende da come è stato metabolizzato. Se la squadra ha assorbito la sconfitta con la consapevolezza di aver fatto una buona partita fino al 91', a Genova potrebbe arrivare la prima vittoria stagionale. In caso contrario potrebbe diventare una trasferta amara. Temo che ci possa essere molta tensione tra i granata, ma questo può svanire solamente attraverso la consapevolezza della recente crescita.

Calderoni - Uno schiaffo emotivo dalla portata non decifrabile. Alcuni spunti positivi sono emersi a Reggio Emilia e in casa con la Lazio. Ci sono, però, ancora una miriade di problemi. Se il Torino si presenterà spaventato a Genova in uno scontro già delicato per la salvezza, allora vorrebbe dire che il lavoro di Giampaolo non sta funzionando, soprattutto dal punto di vista mentale. Sarà un match spartiacque.

Come se non bastasse, l'ultimo match ha portato in dote anche l'infortunio al ginocchio di Belotti. Foste al posto di Giampaolo, lo rischiereste contro il Genoa?

De Rito - Dipende molto dal giocatore. Nel caso se la sentisse di giocare lo butterei dentro la mischia, si tratta di una partita troppo importante per il Toro. I granata senza Belotti perdono l'anima, nonché una buona quota di gol e alla fine servono quelli per vincere.

Ugliono - Difficile da dire. Servirebbe capire quali sono le sue condizioni e sentire cosa dicono i medici. Le sue condizioni non sono gravi, ma rischiare che peggiorino solo per una partita sarebbe deleterio. Se ha bisogno di riposare per evitare di perderlo per un periodo più lungo, allora che si rinunci al Gallo.

Calderoni - Essendo un trauma contusivo, lo schiererei. Il "Gallo" è troppo importante per il Torino, a maggior ragione senza Zaza e Millico. Belotti deve giocare, se riesce. Sarebbe una bella iniezione di fiducia per tutto il gruppo, anche per reagire allo schiaffo emotivo patito contro la Lazio.

Tra le delusioni delle ultime uscite anche due dei "senatori" del Torino: Sirigu e Nkoulou. Secondo voi è il caso di lasciarli in panchina?

De Rito - Nkoulou sì, Bremer ha dimostrato di essere un validissimo sostituto e non farà rimpiangere l'assenza del camerunese. A Sirigu darei ancora fiducia. Nonostante gli errori e la buona prestazione di Milinkovic-Savic in Coppa Italia, è importante avere delle gerarchie in porta. Se l'estremo difensore della Nazionale italiana avesse il sentore di non avere più la fiducia del tecnico, le conseguenze potrebbero essere gravi.

Ugliono - Sirigu è un portiere di grandissima esperienza. Capita che un estremo difensore viva dei momenti difficili, ma non si deve toglierlo dal campo. Quello del portiere è un ruolo molto delicato anche sotto l'aspetto mentale. Serve dargli fiducia e tempo. Si rialzerà e tornerà il Salvatore (in tutti i sensi) di sempre. Nkoulou invece può essere lasciato in panchina. Al netto di qualche errore, la coppia Bremer-Lyanco mi piace e la trovo interessante. Entrambi stanno facendo abbastanza bene e vale la pena dargli continuità.

Calderoni - Il rebus Nkoulou è complesso. Francamente non lo comprendo. Da 14 mesi non si capiscono tante cose, è un continuo tira e molla. Un paio di prestazioni da leader, un po' di errori da squadre di Pulcini. Io personalmente non l'avrei tenuto. La storia di Nkoulou al Torino sarebbe dovuta finire già dal settembre 2019. Su Sirigu il discorso è diverso. Ha portato la croce mille e più volte in queste stagioni. Qualcosa è sicuramente successo tra lui e la società nel corso degli ultimi mesi. Probabilmente non è più tranquillo emotivamente e non è più completamente convinto del progetto Torino. Io, comunque, punterei su di lui per recuperarlo sul campo. Alle sue spalle ci sono tre discreti portieri, ma in tre oggettivamente non fanno Sirigu.

Quanto sarebbe importante per i granata vincere oggi. E quanto, invece, peserebbe una nuova sconfitta per Belotti e compagni?

De Rito - Una nuova sconfitta sarebbe pesantissima. Sei partite e un punto sarebbe un rullino inaccettabile e il match con il Crotone di domenica potrebbe diventare un dentro o fuori per Giampaolo. La speranza per il tecnico è che la situazione non degeneri fino a questo punto e una vittoria potrebbe dare nuova linfa e fiducia alla squadra granata. Anche se, pure in caso della conquista dei tre punti, non sono da sottovalutare o dimenticare i problemi che il Toro si porta dietro ormai da diversi mesi.

Ugliono - Penso che avrebbe molto più peso una vittoria rispetto a una sconfitta. Mi spiego bene. Una sconfitta può arrivare in molti modi e soprattutto la squadra avrebbe modo di rifarsi praticamente subito con il Crotone. Sarebbe un eventuale passo falso da digerire in fretta per concentrarsi sulla partita dopo. Una vittoria, invece, darebbe una libertà mentale che i granata non assaporano da tempo. Quando Lukic ha segnato il gol del provvisorio 3-2 contro la Lazio, tutta la squadra è corsa ad abbracciarlo. In quell'esultanza ho visto una squadra che assaporava un successo atteso con ansia e che si voleva togliere di dosso il macigno di non aver ancora vinto. I 3 punti a Genova sono convinto potrebbero dare molto morale. L'importante, però, è che arrivi una prestazione positiva. Questo è l'unico aspetto che può dare ai giocatori la forza di continuare a lottare.

Calderoni - Ho già evidenziato che sarà uno spartiacque. Sarà importante comprendere come il Torino reagirà allo schiaffo emotivo subito domenica. Se la reazione non ci sarà e il Torino non dovesse fare punti, contro il Crotone senza se e senza ma Giampaolo si giocherà la panchina. Una vittoria darebbe un po' di respiro, un po' di serenità e permetterebbe al Torino di raccogliere quei punti lasciati per strada a Reggio Emilia e contro la Lazio.