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Toro, amarezza per l’uscita dalla Viareggio Cup: i granata puntavano in alto

Toro, amarezza per l’uscita dalla Viareggio Cup: i granata puntavano in alto - immagine 1
Dopo un buon cammino e una crescita costante in stagione del gruppo U18 del Torino è arrivata l'eliminazione nei quarti della Viareggio Cup
Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

Il percorso del Torino alla Viareggio Cup si è concluso ai quarti di finale con la sconfitta per 1-2 subita per mano del Beyond Limits. L'Under 18 granata allenata da Antonio La Rocca esce così prematuramente dal torneo nel quale il gruppo di Antonino Asta un anno fa arrivò in finale. Rimane un po' di amarezza per i torelli per questa eliminazione sebbene resti però anche la consapevolezza nei propri mezzi e la convinzione del bel percorso di crescita che questo gruppo sta proseguendo in questa stagione.

La vittoria finale della Viareggio Cup era possibile per questo Toro

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Il rammarico che si respira in casa Torino all'indomani della sconfitta nella Viareggio Cup è dovuto soprattutto al fatto che la vittoria finale in questa manifestazione era tutto fuorché impossibile. Il Torino era l'unica formazione giovanile di un club di Serie A ancora rimasta in corsa, con Empoli, Fiorentina e Sassuolo fuori ai gironi. Quindi, c'era la possibilità di proseguire e provare a ripercorrere il cammino dello scorso anno verso la finale. Il mancato passaggio del turno appare come un'occasione sprecata, il Toro era riuscito anche a indirizzare i quarti in avvio ma ha pagato la rimonta dei nigeriani e una reazione tardiva, oltre allo sfortunato palo scheggiato da Soulier proprio nelle battute finali. Così in un cammino positivo ai gironi con una sola prova più opaca nel 2-2 contro i congolesi del Brazzaville, la sconfitta rimediata ai quarti è stata decisiva in negativo per l'eliminazione.

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Viareggio Cup, resta delusione per l'eliminazione

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La Rocca ha guidato un gruppo diversificato durante la Viareggio Cup, amalgamato di volta in volta tra chi è sempre rimasto a disposizione del tecnico granata, nuovi giocatori arrivati in prestito ed elementi, spesso anche importanti, che hanno fatto la spola tra Piemonte e Toscana per far fronte anche alle esigenze della Primavera di Scurto, alle prese con infortuni e squalifiche. La collaborazione tra Under 18 e Primavera d'altronde è fisiologica nelle dinamiche di un Settore giovanile, così come gli interscambi tra Under. Ciò a volte può incidere più sull'una o sull'altra formazione. La Rocca ad esempio ha rinunciato a Desole e Mahari dopo la fase a gironi, tornati a Torino per mettersi a disposizione di Scurto; Rasheed e Magui sono rientrati alla base per lo stesso motivo e hanno raggiunto poi nuovamente La Rocca last minute per esserci ai quarti. Magui, attaccante danese classe 2006, ha giocato solo gli ultimi 45' dei quarti a Lucca, ventiquattro ore prima a Orbassano aveva portato la Primavera in finale di Coppa siglando la rete decisiva e poi era corso nuovamente in Toscana quantomeno per poter essere a disposizione ed eventualmente entrare. Resta un po' di amarezza e delusione in casa Toro per l'eliminazione a un Viareggio in cui, come aveva affermato Ruggero Ludergnani nell'intervista esclusiva concessa a Toro News alcune settimane fa, l'obiettivo era puntare in alto: "Poi andremo anche alla Viareggio Cup, non solo per partecipare". Ora l'U18 è pronta a tornare a Torino per rimettere la testa sul campionato con la giusta convinzione nei propri mezzi.

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