Le società senza controllo sui social: un pericolo che porta a tanti problemi diplomatici
—Le società devono inasprire le regole ed essere ferree su alcuni punti, altrimenti si rischiano una serie di disguidi diplomatici che fanno uscire la stessa a pezzi. Il Toro, inteso come club, non è affatto uscito bene dal 3 e 4 maggio. I tanti piccoli o grandi scandali emersi, senza una posizione ufficiale da parte del club, non hanno fatto altro che rendere ancor meno sereno il clima. Proprio per questo è sempre meglio prevenire prima che curare. Limitare l'utilizzo dei social non sarebbe male, soprattutto in un'epoca nella quale tutto viene veicolato da lì. Le società stanno ben attente a non permettere ai giocatori di vivere costantemente il contatto con i tifosi perché impaurate da qualche considerazione di troppo dei giocatori (con il rischio di far proliferare video incontrollabili), però non riescono a porre il freno sull'uso dei social da parte dei loro tesserati, causando il più delle volte delle problematiche di varia natura.
La "caccia alle streghe" non funziona: i capri espiatori non tutelano la serenità
—Il terzo punto riguarda i tifosi. Domenica 5 maggio si è creato un processo senza prove su alcuni tesserati del Toro, tanto che Pellegri e Lovato sono stati costretti a smentire sui loro canali social. Non per forza bisogna essere garantisti, però bisognerebbe raccogliere qualche prova in più prima di crocifiggere. Trovare i capri espiatori è facile, ma bisogna sempre pensare che dietro alla figura del calciatore sopra descritto (ignorante e viziato, anche se non tutti) ci sono sempre persone che fanno parte di un gruppo. Insomma, che il video sul pullman non fosse felice è indubbio, così come è certo che la "caccia alle streghe" di ieri non sia stata una bella pagina della stagione granata.
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