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#IoRestoACasa con Toro News – Giraudo: “A Cesena un anno positivo, ora spero nella B”

Esclusiva TN / Federico Giraudo ospite del nostro Nicolò Muggianu nella tredicesima puntata del nuovo format di Toro News

Nicolò Muggianu

"Nasce #IoRestoACasa con Toro News, il format pensato da Toro News per intrattenere e informare i suoi lettori in questi difficili mesi di quarantena forzata. Ogni settimana nuovi ospiti, nuove interviste e nuove storie da raccontare. Non solo calcio tra i temi trattati, ma anche gli hobby, gli interessi e le passioni dei protagonisti; che vi aiuteranno a conoscere meglio tutti i personaggi legati al Torino FC che interverranno.

"Ospite esclusivo del nostro Nicolò Muggianu nella tredicesima puntata di #IoRestoACasa con Toro News, Federico Giraudo: terzino di proprietà del Torino in prestito al Cesena quest'anno.

"Ciao Federico, come stai?

""Tutto bene grazie".

"Visto che la Serie C si è conclusa, sei rimasto a Cesena o sei tornato a casa?

""Sono tornato a casa in provincia di Cuneo, già da due mesi. Dall'inizio della quarantena, abbiamo avuto la possibilità di tornare a casa e l'ho colta al volo".

"Serie A e Serie B continueranno, voi giocatori di Serie C come avete preso la fine del vostro campionato?

""Era nell'aria da diverso tempo. Certo, non pensavamo che fosse così grave all'inizio, ma stando a casa e informandoci abbiamo capito che si sarebbe probabilmente in quella direzione. Alla fine abbiamo avuto semplicemente la conferma".

"Come ti sei gestito il tempo libero?

""Mi sono allenato, ho cercato di farlo nei limiti del possibile. Fortunatamente ho un campo da tennis e ho giocato tantissimo, siccome mi piace come sport, con mio fratello così da passare un po' di tempo con lui. Poi ne ho approfittato per studiare e portarmi avanti con gli esami dell'università. Ne ho già dati due e domani ne ho un altro, non ho perso tempo".

"Come ti sei trovato quest'anno a Cesena?

""C'è stata una sessione di mercato lunga, sono arrivato nell'ultimo giorno di mercato. E' sicuramente una piazza molto importante  e sono contento di essere andato a Cesena. L'annata è stata positiva nonostante questo stop. Ho trovato i miei primi due gol da professionista e questo rimarrà indelebile per me. Anche negli scorsi due anni ho giocato in piazze importanti, ma non sono riuscito a segnare. Aver trovato qui i miei primi due gol sicuramente mi ha fatto molto piacere e questo renderà l'annata indimenticabile".

"Dove ti vedi il prossimo anno? Ti senti pronto per un'esperienza in B?

""L'anno scorso dopo il primo anno a Vicenza c'era la possibilità di andare a Terni con la possibilità di essere ripescati in B, non è successo ma è stata comunque un annata positiva. Quest'anno è stata un'annata abbastanza travagliata. Sono tornato dalle universiadi per fare subito la preparazione con la prima squadra. però loro avevano anche l'Europa League, quindi ci allenavamo pochissimo e non sono riuscito ad entrare subito in condizione e con il mercato che andava agli sgoccioli, ho scelto Cesena. E' chiaro poi che un giocatore ambisca a migliorarsi sempre di più, è l'obbiettivo di tutti ed è anche il mio".

"Com'è stato il tuo percorso nel Toro?

""Dall'età di 7 anni ho avuto la fortuna e la possibilità di giocare nel Torino grazie ad un allenatore, che abita nel mio stesso paese, che è De Maria. Mi ha aiutato molto in un momento non facile personale, era un momento molto delicato della mia crescita siccome avevo appena perso i papà. Ho fatto due anni con lui nei pulcini, poi ho avuto Spugna altri due anni, Menghini quattro anni, poi sono arrivato alla Primavera con Longo prima e Coppitelli poi. Sono stati dieci anni molto intensi. Sono sempre stato un tifoso, poi da piccolo non ti rendi nemmeno conto di quello che sta succedendo e io l'ho sempre vissuta come un gioco. Ho avuto la fortuna di farmi tanti amici nel mondo del calcio, persone che tutt'oggi sento quotidianamente. Queste sono le cose più importanti e più belle tra i ricordi che ho".

"Hai avuto modo di lavorare con Longo in Primavera, cos'hai pensato quanto è stato ufficializzato come nuovo allenatore della prima squadra del Torino?

""Sono contento, perchè credo che, anche quando ha lavorato fuori da Torino abbia dimostrato il proprio valore. A Vercelli ha fatto bene e a Frosinone ha ottenuto una promozione. Credo che il suo percorso sia stato molto positivo, soprattutto perchè ad anno in corso sono decisioni complicate da prendere per una società, ma credo che per lui questa possibilità sia stata assolutamente meritata".

"Che esperienza è stata l'universiade e com'è stato aggregarsi alla prima squadra di Mazzarri?

""È stata una bella esperienza, soprattutto a livello di crescita e a livello umano. Non credevo che fosse un evento così grande, conosci tante realtà e edere tutte queste culture e persone diverse riunite assieme fa un grosso effetto. Con la medaglia di bronzo è stata una bella soddisfazione anche a livello sportivo. Poi unirmi a Mazzarri è stata una conseguenza, perchè ero a casa e il direttore mi aveva detto di prepararmi per iniziare a fare gli allenamenti".

"Negli allenamenti con la prima squadra di Mazzarri, c'è un giocatore che ti ha colpito particolarmente?

""Sicuramente Ansaldi. Ho avuto modo di vederlo da vicini perchè giochiamo nello stesso ruolo. Poi secondo me avrebbe potuto fare anche di più nella sua carriera, ma lui mi ha impressionato assolutamente. Anche a livello umano è una persona squisita, sempre pronto ad aiutarti".

"Per un giovane è più formativo stare in una squadra di alto livello giocando meno, oppure partire da esperienze in prestito e cercare continuità?

""Ho avuto la possibilità di giocare con continuità facendo gavetta in prestito, ma mi incuriosirebbe la possibilità di rimanere a Torino, magari anche giocando di meno, perchè puntano comunque alla tua crescita, secondo me non è da sottovalutare. Penso che possa essere una grande esperienza fare un anno allenandosi con giocatori di altissimo livello come sono quelli della Serie A, sicuramente aiuta a crescere anche solo osservare. Credo sia un mix delle due cose, sarebbe interessante poter fare sia l'uno che l'altro".

Sotto che aspetti credi di doverti migliorare per fare quel passo in più?

""Sicuramente ci sono diversi aspetti da considerare per salire di categoria. Avendo avuto la possibilità di vederli da vicino, credo che il giocatore di Serie A sia un atleta, una macchina perfetta, mentalmente, fisicamente e a livello di intelligenza calcistica. Queste cose le puoi sviluppare giocando tanto nelle categorie inferiori, ma credo che per me così come per tanti altri ragazzi che giocano in prestito, ci siano tutti questi aspetti su cui lavorare quotidianamente".

"Tra quanto tempo ti vedi al Toro in pianta stabile?

""Non lo so, ti dico la verità. Non nego che il tempo passi, faccio 22 anni ad agosto, quindi non sono un giovanissimo. E' chiaro che per me l'obbiettivo rimane quello. Avere una chance, sarebbe fantastico per uno come me che ha giocato 10 anni nel settore giovanile. Lo sentirebbe ancora più intensamente. Poi però bisogna anche guardare alla realtà dei fatti e capire quale percorso sarebbe più utile per la crescita".

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