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Torino, Acquah voto 6.5: grinta e fisico ci sono, la tecnica sta migliorando

Il Pagellone di Natale di TN / Il ghanese offre tanta sostanza in mezzo al campo, l'obiettivo adesso è crescere nell'esecuzione dei passaggi finali

Federico Bosio

"Tempo di giudizi in casa Torino, è il turno di Afriyie Acquah: il centrocampista ghanese arrivato in estate a titolo definitivo dall’Hoffenheim è stato finora croce e delizia per Ventura, a seconda delle situazioni. Quel che è certo è che un elemento con le sue caratteristiche mancava al centrocampo del Torino e la mezzala, dopo un periodo di apprendimento in cui doveva ancora inserirsi nel contesto granata ed apprendere a fondo gli schemi del nuovo tecnico, si è conquistato di fatto la maglia da titolare sul centro-destra insidiando così il capitano dell’Under 21 Marco Benassi (complici anche i ripetuti infortuni dei quali è stato vittima quest’ultimo)

L'esultanza di Acquah in Verona-Torino

"GLADIATORE - Il punto di forza di Acquah è sicuramente il fisico: possente e “duro” rappresenta un’ottima diga in mezzo al campo, difficile da saltare ed abile nel recuperare il pallone dai piedi degli avversari in fase difensiva, per chi si trova di fronte non è mai semplice vincere contrasti  con la mezzala che alla potenza fisica unisce grinta in quantità. Di certo non si può rimproverare ad Acquah di non sudare la maglia: lottare su tutti i palloni e fare a sportellate in mezzo al campo è il mestiere che preferisce ed è sicuramente il suo punto di forza, così come lo spirito di sacrificio e l’abnegazione nel “mordere le caviglie” agli avversari. Come detto un elemento che possedesse tale grinta in simbiosi con capacità fisiche importanti era ciò di cui il Torino aveva bisogno sulla linea mediana.

Il battibecco tra Acquah e Florenzi, in Torino-Roma

"PASSAGGI FINALI - Detto del recupero palla, bisogna far presente che anche in fase offensiva l’apporto del ghanese si sente: quando ha campo non esita a lanciarsi in azione personale e nel corso di questi mesi l’intesa con Bruno Peres è cresciuta parecchio andando a formare una coppia che, quando gira, è capace di creare non pochi pericoli per gli avversari sull’out di destra. La vera pecca della mezzala è però la finalizzazione delle azioni: sono moltissime le situazioni nelle quali Acquah ha vanificato una buona percussione personale o giocata corale sbagliando il passaggio finale, sul più bello. Elogiate quindi le doti fisiche, non si può non far notare come ci sia da lavorare su quelle tecniche: sotto la guida di Ventura il numero 6 sta crescendo e da inizio stagione si sono già notati alcuni miglioramenti, ma la strada per limare i difetti tecnici è ancora lunga. Continuando a seguirla come sta facendo, Acquah non potrà che essere sempre più importante per il Torino, del quale è comunque già diventato un punto fermo.

CampionatoCoppa Italia
Presenze152
Reti11
Minuti giocati972155
Cartellini gialli41
Cartellini rossi00
VOTO: 6.5

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