Una gioia incontenibile, l'esplosione al triplice fischio di Farina, abbracci, baci, foto, il giro di campo. Urbano Cairo e Gianni De Biasi hanno completato l'opera iniziata il 10 settembre: tutto iniziò con l'1 a 0 all'Albinoleffe. Un girone d'andata straordinario, 39 punti. Poi il calo a gennaio e febbraio, il mister discusso, il presidente fermo nel dargli fiducia. Dopo il ko di Piacenza, 9 vittorie in dieci partite: non sono bastate, per due punti direttamente in A è salito il Catania. Playoff, allora: fuori il Cesena ed ecco il Mantova. Il 4 a 2 da incubo al 'Martelli', ma poi il Toro, i suoi tifosi, il gruppo, la notte magica del Delle Alpi, che è un addio alla serie B ma anche a questo stadio mai amato dai tifosi granata. Urbano e Gianni allora, che in sette giorni hanno messo insieme una squadra, rinforzandola a gennaio e portandola a distanza di nove mesi - un parto calcistico - nell'olimpo del calcio italiano. Vincendo sul campo, soffrendo fino all'ultimo secondo dell'ultimo minuto dell'ultimo tempo supplementare. Una maratona di 46 partite con l'appendice di 30 minuti (più 5 di recupero) di puro Toro, ovvero speranza, coraggio, grinta. Alla fine si può urlare, Urbano e Gianni possono guardarsi negli occhi e sprigionare la loro gioia: 'serie A'! Negli spogliatoi il presidente è colpito dai classici gavettoni, grondante d'acqua, sorriso largo. 'Il prsidente è rimasto in boxer - spiega Fabio Gallo - ragazzi, cose mai viste!'
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Torino-Mantova è serie A !
Una gioia incontenibile, l'esplosione al triplice fischio di Farina, abbracci, baci, foto, il giro di campo. Urbano Cairo e Gianni De Biasi hanno completato l'opera iniziata il 10 settembre: tutto inizi
De Biasi arriva in sala stampa cambiato, dopo le secchiate d'acqua nello spogliatoio. Cosa prova?
"La goia è di aver fatto un'impresa straordinaria con un gruppo di ragazzi generosi, bravi tecnicamente, che hanno sopportato un periodo bruttissimo a gennaio e febbraio durante il quale ci hanno attribuito addirittura baruffe interne. Questa è la vittoria del presidente Cairo, che conosce bene le persone con le quali lavora e quando c'era chi gli suggeriva di fare certe scelte non si è fatto condizionare. Adesso vorrei staccare la spina, ho vissuto un anno terribile, con problemi extracalcistici. Dedico la vittoria alla mia famiglia"
C'è stato un momento della stagione in cui credeva fermamente nella A?
"Nel finale, con nove vittorie in dieci partite credevo di salire direttamente"
C'è stato un momento in cui ha temuto di non farcela?
"Quando abbiamo subito l'espulsione di Fantini, che non c'era: al massimo andava ammonito. Comunque, è andata bene"
Ed ora?
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