di Edoardo Blandino
calcio mercato
Milanetto, colui che diventò Regista
di Edoardo Blandino
Quando un giocatore nasce in una città e diventa tifoso della squadra locale, inevitabilmente, se c’è anche il minimo spiraglio per una trattativa, ogni...
Quando un giocatore nasce in una città e diventa tifoso della squadra locale, inevitabilmente, se c’è anche il minimo spiraglio per una trattativa, ogni anno il suo nome viene accostato a quel club. Questa, in sintesi, la situazione di Omar Milanetto, nato a Venaria 35 anni fa e grande tifoso del Toro. Pur essendo cresciuto all’ombra della Mole, da ragazzo non è mai riuscito ad avvicinarsi ai colori da lui tanto amati. Anzi, i primi a scoprirlo furono proprio i rivali del Toro e così, Milanetto, indossò fin da giovane la casacca sbagliata: quella bianconera. Ma si sa, i “nemici” si trovano spesso anche fra le proprie mura e proprio in quegli anni conobbe Jimmy Fontana, altro grande tifoso granata. L’avventura di Milanetto con la maglia juventina non ebbe mai esito positivo e così, lasciato libero di andare, iniziò il suo girovagare per l’Italia: Fiorenzuola, Monza, Como e poi, finalmente, Modena. Fu proprio con la maglia dei canarini che conquistò notorietà, grazie ad un’incredibile doppia promozione dalla C1 alla Serie A. Dopo quattro stagioni e più di 100 partite in maglia gialloblu lasciò l’Emilia-Romagna per trasferirsi a Brescia due anni, prima di approdare al Genoa, dove gioca dal 2006.
Milanetto è uno di quei giocatori in grado di prendersi le responsabilità nei momenti delicati o di dare una randellata in più quando serve. Non difetta di personalità e in campo lo si vede spesso in prima linea nei momenti accesi della gara, senza però troppi eccessi. È particolarmente bravo con i piedi, tanto che con il passare degli anni è diventato il punto di riferimento delle proprie squadre in mezzo al campo. Grazie al tanto lavoro è riuscito a diventare il calciatore che è adesso. «Registi si diventa, non si nasce» disse una volta. Ma quali sono i compiti di Milanetto in campo? Si occupa di dettare i tempi di gioco: far girare la squadra secondo i dettami e gli schemi dell’allenatore. Niente male se pensiamo che gioca nel Genoa, considerata una delle squadre che pratica il miglior calcio in Italia.
Nome: OmarCognome: MilanettoNato a: Venaria, il 30/11/1975Nazionalità: italianaAltezza: 176 cmPeso: 74 kgRuolo: centrocampistaPiede: destroSquadra: Genoa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Edoardo Blandino
Quando un giocatore nasce in una città e diventa tifoso della squadra locale, inevitabilmente, se c’è anche il minimo spiraglio per una trattativa, ogni...
Quando un giocatore nasce in una città e diventa tifoso della squadra locale, inevitabilmente, se c’è anche il minimo spiraglio per una trattativa, ogni anno il suo nome viene accostato a quel club. Questa, in sintesi, la situazione di Omar Milanetto, nato a Venaria 35 anni fa e grande tifoso del Toro. Pur essendo cresciuto all’ombra della Mole, da ragazzo non è mai riuscito ad avvicinarsi ai colori da lui tanto amati. Anzi, i primi a scoprirlo furono proprio i rivali del Toro e così, Milanetto, indossò fin da giovane la casacca sbagliata: quella bianconera. Ma si sa, i “nemici” si trovano spesso anche fra le proprie mura e proprio in quegli anni conobbe Jimmy Fontana, altro grande tifoso granata. L’avventura di Milanetto con la maglia juventina non ebbe mai esito positivo e così, lasciato libero di andare, iniziò il suo girovagare per l’Italia: Fiorenzuola, Monza, Como e poi, finalmente, Modena. Fu proprio con la maglia dei canarini che conquistò notorietà, grazie ad un’incredibile doppia promozione dalla C1 alla Serie A. Dopo quattro stagioni e più di 100 partite in maglia gialloblu lasciò l’Emilia-Romagna per trasferirsi a Brescia due anni, prima di approdare al Genoa, dove gioca dal 2006.
Milanetto è uno di quei giocatori in grado di prendersi le responsabilità nei momenti delicati o di dare una randellata in più quando serve. Non difetta di personalità e in campo lo si vede spesso in prima linea nei momenti accesi della gara, senza però troppi eccessi. È particolarmente bravo con i piedi, tanto che con il passare degli anni è diventato il punto di riferimento delle proprie squadre in mezzo al campo. Grazie al tanto lavoro è riuscito a diventare il calciatore che è adesso. «Registi si diventa, non si nasce» disse una volta. Ma quali sono i compiti di Milanetto in campo? Si occupa di dettare i tempi di gioco: far girare la squadra secondo i dettami e gli schemi dell’allenatore. Niente male se pensiamo che gioca nel Genoa, considerata una delle squadre che pratica il miglior calcio in Italia.
Nome: OmarCognome: MilanettoNato a: Venaria, il 30/11/1975Nazionalità: italianaAltezza: 176 cmPeso: 74 kgRuolo: centrocampistaPiede: destroSquadra: Genoa
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