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Cornuti e mazziati

ROME, ITALY - DECEMBER 17: Andrea Belotti of Torino collects the ball from the net after scoring their sides first goal during the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on December 17, 2020 in Rome, Italy. The match will be played without fans, behind closed doors as a Covid-19 precaution.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Editoriale / La gara di Roma non è pienamente giudicabile sul piano tecnico-tattico. Ma ora il tempo degli alibi è finito

Gianluca Sartori

"Il Torino non è ultimo per colpa di Rosario Abisso, ma per colpa di Rosario Abisso non ha potuto giocare la partita di Roma ad armi pari. Con due strafalcioni e mezzo (rigore dubbio su Dzeko) il fischietto siciliano ha steso il tappeto rosso ad una Roma che non aveva bisogno di aiutini di questo tipo. La direzione arbitrale ha infierito su un Torino già pieno di problemi e dunque la gara non è pienamente giudicabile sul piano tecnico-tattico.

"Il direttore Vagnati si è fatto finalmente sentire a fine gara. Ma siccome sembra che per venire rispettati occorre lamentarsi (un esempio è la lagna di Fonseca della vigilia sulla programmazione del match al giovedì, quando il Torino ha ancora meno tempo della Roma per preparare la prossima gara), allora si direbbe che la società granata, invece di rimanere silente, meglio avrebbe fatto a protestare anche nelle settimane precedenti per decisioni arbitrali sfavorevoli che pure non erano mancate.

"C’è da dire che la squadra di Giampaolo, giustamente rivoluzionata dal tecnico (deve giocare chi dimostra coi fatti di star meglio), sul prato romano è stata in grado di fornire qualche segnale positivo. Buono è stato l’approccio alla partita, e sia società che allenatore cercavano una risposta di questo tipo. Buono è stato anche il sussulto finale (la partita avrebbe potuto essere riaperta sul 2-3), anche se meno significativo perché la Roma aveva alzato il piede dall’acceleratore e perché giocare a briglia sciolta, quando ormai si è già perso, è più semplice.

"Ben altro dovrà fare il Torino, tuttavia, per poter riguadagnare credibilità. Il tempo delle chiacchiere, delle narrazioni ottimistiche, delle frasi fatte che spargono fiducia è finito. Domenica arriva il Bologna e la classifica impone ai granata un solo risultato, la vittoria. Le tante assenze e il poco tempo per recuperare sono ostacoli, ma non possono essere alibi. Senza i tre punti contro Miha, il baratro sarà vicino. E il Torino non lo merita, nemmeno questo Torino cornuto e mazziato.