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La prova del nove

Editoriale / Dall’immancabile distrazione difensiva alla cronica difficoltà nel trovare qualità nell’ultimo passaggio: a Genova sono emersi i difetti che inchiodano i granata in classifica

Gianluca Sartori

"Quella appena passata era una settimana cruciale per le sorti del campionato del Torino; era chiaro che dopo le sfide con Sassuolo e Sampdoria le idee sarebbero state più chiare su quel che potrebbe essere il finale di campionato dei granata. Il bottino rimediato dagli uomini di Nicola non può definirsi sufficiente: tre punti sono troppo pochi quando ne servivano almeno quattro in due partite. Ciò significa che di fronte ai granata c’è la prospettiva di un cammino lungo, di una lotta che si protrarrà fino agli ultimi minuti di campionato con esito finale incerto.

"A Genova contro la Sampdoria si è vista una squadra propensa a tenere le redini del gioco con voglia e personalità, e questo può fare ben sperare chi vuole bene al Toro. Le notizie positive però finiscono qui perché i fattori risultati decisivi sono la solita distrazione difensiva – una volta di uno, una volta dell’altro, lo strafalcione là dietro non manca mai – e l’altrettanto ricorrente difficoltà nel trovare la giocata giusta, il tocco qualitativo nell’ultimo terzo di campo. Contro il Sassuolo si era rimarcato che la vittoria era stata meritata per le occasioni prodotte dai granata: stavolta, contro una Sampdoria che grazie al maestro Ranieri concede certamente di meno rispetto ai neroverdi di De Zerbi, i dati dicono che ad un possesso palla del 62% è corrisposto un solo tiro nello specchio della porta. Mai il Torino è stato in grado di mettere l’uomo davanti alla porta dell’ottimo Audero, sia per poca qualità che per poca lucidità.

Niente di nuovo sotto il sole, però ora ci si aspetta che qualcosa cambi. Con gli arrivi di Mandragora e Sanabria e il ritorno di Baselli il tasso qualitativo della squadra è salito e spetterà a Nicola metterci qualcosa di suo: negli ultimi venti metri di campo molto lo fa la qualità del singolo, certo, ma l’allenatore lo deve mettere nelle condizioni di esaltarsi. Ora la sosta auspicabilmente vedrà i vari Singo, Nkoulou e Baselli (tre titolari di questa squadra) tornare a pieno regime in vista del derby. Intanto però, dopo l’esaltante rimonta col Sassuolo, il Torino ha fallito l’ennesima prova del nove. A conferma del fatto che non è certo un caso se due vittorie di fila in campionato gli mancano da gennaio 2020.