Fuori Verdi, dentro Laxalt e il Torino si fa rimontare dal Sassuolo. Sarebbe forse troppo ingeneroso ridurre Sassuolo-Torino a un singolo episodio, ma una cosa è certa: il cambio effettuato da Mazzarri al 53′ è stata la sliding door che ha fatto girare l’inerzia del match a favore dei padroni di casa. Per ragioni più tattiche che tecniche, con il Torino che ha pericolosamente abbassato il proprio baricentro scoprendo il fianco agli assalti della squadra di De Zerbi.
EPISODI – Una partita che, come affermato da entrambi gli allenatori, è stata fortemente indirizzata dagli episodi. Da una parte e dall’altra. A partire dal gol di Rincon (con deviazione decisiva di Locatelli), passando all’1-1 di Boga: un gol che poche volte si vede nel corso di un campionato. L’episodio che più degli altri ha cambiato l’inerzia della sfida è stato però il cambio effettuato da Mazzarri al 53′: fuori un trequartista (Verdi) e dentro un terzino (Laxalt), adattato a mezz’ala. Una scelta che WM aveva già fatto una settimana fa contro il Bologna, prendendosi qualche fischio ma raccogliendo tutto sommato i frutti sperati al 90′. Questa volta però l’esito è stato opposto, con il Torino avanti di 1-0 che ha abbassato il proprio baricentro fino a farsi schiacciare dal Sassuolo nella propria trequarti campo. Risultato? Pressione alta del Sassuolo che si traduce nel 2-1 finale.
PERCHÉ – Una scelta che fa discutere e che Mazzarri ha motivato così nel post partita: “Nella ripresa Verdi ha iniziato a perdere qualche pallone, l’ho visto anche demoralizzato per la grande occasione sbagliata a fine primo tempo. Loro in quel momento stavano prendendo il sopravvento. Poi, a parte l’eurogol di Boga, anche dopo l’ingresso di Laxalt non abbiamo rischiato niente o quasi, le uniche occasioni loro sono state sui gol. Il nostro torto è stato quello di non riuscire a ripartire, non ci riuscivamo né con Verdi né con Laxalt”. Una lettura per certi versi comprensibile, ma che certamente non ha dato i frutti che il tecnico di San Vincenzo si aspettava.
CONFRONTO – Va dunque a De Zerbi il duello in panchina. Una vittoria speciale per il tecnico bresciano, che per la prima volta in carriera riesce a ottenere i tre punti contro Walter Mazzarri. All’ex mister del Benevento va il merito di essere riuscito a battere il Torino non rinunciando alla creazione della manovra, con un Locatelli vero motore e cervello del centrocampo neroverde. Una serata da ricordare per lui, a differenza di Mazzarri che dovrà mettersi alle spalle questo scivolone il più presto possibile.
Confido in uno striscione dalla Maratona: Mazzarri il tempo è finito.
A parte i grossi limiti di Mazzarri che con
Verona
Spal
Lecce
Udinese
Parma
Sassuolo
Sampdoria
Ha raccolto un solo punto
A parte questi dati che già sono sufficienti a dichiarare il fallimento del suo progetto, mi chiedo (ancora stupidamente ) quale sia il progetto della società, visto che anche questo gennaio di calciomercato non ci sono veri obiettivi in entrata ma solo in uscita, per poi prendere la solita scommessa o il solito giocatore che riempirà solo un buco anziché migliorare la qualità della rosa.
Alla fine, tolte le chiacchiere del permaloso Mazzarri e delle solite vaghe parole ottimiste di Cairo e Come, alla fine resterà il solito settimo-dodicesimo posto in classifica (quest’anno prevedo Nono o decimo ) e resteranno i fatti evidenti delle brutte sconfitte e pessime figure contro formazioni tecnicamente inferiori. E temo, anche le macerie che lascerà Mazzarri il prossimo anno, quando Izzo e N’KOULOU andranno via, insieme a Bonifazi (con una difesa da ricostruire ) L
Incognita Sirigu e Belotti (che potrebbero partire ) e il mancato rinnovo di Millico.
Se tutto ciò si avvererà Mazzarri avrà fatto disastri, se riusciremo a tenere Sirigu e Belotti e Millico ci andrebbe ancora di gran lusso..
Mazzarri, la conferenza in tre punti: “La squadra crede nell’allenatore”
Volevo rileggere tutto l’articolo ma mi sono fermato al titolo, mi basta…
Senza levare nulla alle responsabilità di Cairo, anzi..
Non si accorge che ormai nn c’è più modo di andare avanti con WM, e con lui, hanno fallito l’uno e l’altro riducendo il toro ad una squadra che ha paura di affrontare il Sassuolo (senza voler togliere nulla all’ottima partita disputata, almeno nel secondo tempo). Un allenatore che parla di se in terza persona, come se l’allenatore fosse un’altra persona da lui.
Ha dipinto i nostri avversari come fossero la squadra più forte incontrata sul nostro cammino, il livello del campionato si è alzato,salvo per quelle squadre come la Lazio che gioca contro la Samp e qliene rifila 5.. ma la Lazio si sa nn fa parte del nostro campionato.( La viola con il cambio di allenatore e alcuni ritocchi in una stagione totalmente fallimentare è a 3 punti da noi..
Il Napoli devastato da dissidi interni tra giocatori e proprietà è davanti..
Il Milan ha già messo la freccia..)
Secondo WM è sempre questione di episodi, qualcuno può dirgli che la vita è una questione di episodi?
La differenza la fa l’atteggiamento mentale, ciò che esprimi non a parole ma nei fatti, ciò che fai dice chi sei, nn ciò che dici di essere. Ma in questo momento (lungo, lunghissimo relativamente ad un campionato) sembra che nemmeno lui si riconosca in ciò che fa, parlare di sé stessi in terza persona è come allontanarsi dalle proprie responsabilità, non credere in ciò che si fa, come se tutto questo dipendesse da un altro, non da lui.
Poi ci sta che ogni tanto ci infili qualche frase ad effetto sulla propria responsabilità ma sembra farlo più per accontentare gli interlocutori che per convinzione, come a dire “si ok, c’ho provato mi è andata male ma che volete che vi dica? Tanto io so di essere nel giusto ma se volete così, così sia”
Ha un atteggiamento supponente,sempre nel giusto, lui fa le scelte giuste sempre, salvo poi che la realtà lo metta davanti all’evidenza dell’errore, che trasforma in casualità..in terze responsabilità.
L’atteggiamento supponente del mister è lo stesso che vediamo nelle maggior parte dei giocatori in campo, proprio perché lavorando con lui quello è il messaggio che gli arriva da chi li guida.
Ci sono eccezioni, poche (il Gallo e Sirigu in primis che avendo comunque una forte personalità, carattere e capacità riescono ad andare oltre, ma ragazzi di poca esperienza o calciatori non propriamente forti mentalmente ne subiscono gli effetti deleteri.
Qui sta il problema della squadra, oltre alla proprietà, all’ organizzazione societaria..in pratica tutto parte da Cairo, passa attraverso la società, WM e prova ad indovinare dove finisce?
Parole sagge. Purtroppo chi di dovere non farà niente.
Bravo! Analisi perfetta.
Non sono le sostituzioni che hanno pregiudicato il risultato ma la formazione schierata inizialmente. Verdi non è inutile ma dannoso, Aina è il giocatore in più della squadra avversaria e non può esser titolare neppure se non ci sono alternative. Millico non è certo un fuoriclasse ma ha dato di più in quei pochi minuti in cui è stato schierato che un calciatore, costato 25 milioni, da quando è arrivato.
Le mie pagelle e altro…
Sirigu: S.v – E’ il più forte e basta. Non merita voti perchè sarebbe come giudicare un Santo.
Nkouluo: 6,5 – Quando sembra che tutto è perduto e noi siamo già con le mani ai capelli, lui in area c’è e ci fa respirare.
Izzo: 6 – Efficace e sicuro ma sbaglia due rinvii identici dall’esterno del campo mandando la sfera direttamente in out. Piede da registrare quanto prima
Djidji: 6 – Anche lui dà abbastanza sicurezza. Il problema del reparto difensivo è che gli avversari arrivano troppo facilmente in area per colpa dei nostri esterni che sono il nulla. E lui è dalla parte di Aina: tutto dire.
Rincon: 6,5- Fa il suo mestiere sempre. Di fatto, a parte l’eurogol di Boga, le azioni più pericolose il Sassuolo le fa quando entra dall’esterno, perchè (mi ripeto) gli esterni sono il nulla. Non nato per costruire, però tira e fa gol (o autogol)
Lukic: 5 – Passi indietro e condizione atletica da sistemare. Non abbiamo un metronomo
De Silvestri: 4,5 – Può fare il terzino in una difesa a 4 ma da esterno a tutto campo manca di tecnica, dribbling e efficacia nei cross superiore al 25% – Due cross sull’uomo con rimbalzo in calcio d’angolo e nulla più
Meitè: 3 – Giocatore ad oggi inutile. Riesce a guadagnare 3 metri solo se li ha liberi davanti. Prova ad allargare su Millico due volte con due cross così sbagliati che non potrebbe stopparli neppure Ibra. In fase difensiva non ha grinta. Colpevole gravemente sul gol di Berardi. Svogliato.
Aina: 3 – Giocatore da dare via subito. Insieme all’amico Meitè guardano Berardi che arriva e non provano neanche a raggiungere la palla. Sulla fascia è lento, permette sempre agli esterni del Sassuolo di arrivare in area e mette in difficoltà i centrali di difesa. Non ne ferma uno.
Verdi: 5 – Si vede che c’è qualità. Ma non più di quella che può offrire Falque e offriva Ljajic. Se deve giocare così, il suo acquisto perde significato. Però sono ottimista, bisogna aspettare.
Berenguer: 5 – In attacco: chi l’ha visto? Si sbatte nella fase difensiva e ora ha un fisico da calciatore. Riesce addirittura a fare fallo con una spallata.
Belotti: 7 – A parte una cappella sulla trequarti con conseguente ripartenza del Sassuolo, se facciamo gol o ci avviciniamo a farlo, lui è l’ispiratore. Giocatore da altri livelli, insostituibile e speriamo non si stufi della mediocrità
Laxalt: 6 – Voto per l’impegno, considerato che Mazzarri insiste a mettere fuori ruolo i calciatori per reinventarli e prendersene il merito. E non ci azzecca mai. L’ultima è che Edera studia da centravanti. Laxalt sulla fascia sarebbe tra i più veloci della serie A. Ma a noi il gioco veloce non piace farlo…
Millico: 7 – Sbaglia solo due stop impossibili da due cross fuori misura di Meitè. Mette scompiglio con freschezza, dribbling e ci fa saltare in piedi su un meraviglioso tiro che sembrava dentro. Sarebbe un 6,5 ma mezzo punto in più perchè insieme a Belotti illumina il buio pesto di ieri sera.
Mazzarri: 4 – Non se ne può più (e basta). Non deve insistere su Meitè e Aina solo per evitare minusvalenze alla Società. Laxalt doveva giocare dall’inizio a posto di Aina perchè fisicamente poteva tranquillamente reggere Berardi, che non è certo Lukaku, anche in fase difensiva. A posto di Rincon, doveva entrare Baselli dato che era in panchina. Oggi come oggi chiunque sarebbe meglio di Meitè.
Millico titolare fisso a fianco di Belotti: Non si discute.
Se Cairo avesse un minimo di spina dorsale e di interesse sportivo, avrebbe già dato l’ultimatum a quell’incapace e inconcludente dell’allenatore livornese e Zaza sarebbe già stato ceduto, visto che ha delle richieste sul mercato.
Caro fratello,
il dramma e’ che quel testardo di Mazzarri sta facendo svalutare cosi’ tanto la rosa che a fine anno il pves avra’ perso molto piu’ di quello che spenderebbe in un ‘altro allenatore.
In aggiunta non riuscitra’ mai a far rimanere i migliori come si vantava quest’anno di aver fatto. QUINDI IL DANNO CHE PRODUCE MAZZARRI E’ ENORME!
Lascera’ solo macerie… testardo !
Sembra incredibile ma immancabilmente facciamo risorgere le squadre disperate
Quelle che sono nel baratro e vengono da sfilze di sconfitte
Poi arriviamo noi …
E le rendiamo felici tutte.
Ma mandassero via sto rincoglionito!!!
Il nodo della questione non è tanto il cambio Verdi-Laxalt, quanto il messaggio che hai dato alla squadra: coperti per difendere il golletto. L’ho scritto in altra sezione del sito. Lo ribadisco adesso. E non è una sorpresa, perchè questo è l’ atteggiamento usuale di Mazzarri. Una volta si chiamava gioco all’ italiana: difesa e contropiede. Gioco andato per molti versi in pensione, viste le novità tattiche nel frattempo sopraggiunte: la marcatura a zona, la squadra corta, il pressing alto, la tattica del fuorigioco. Ma,comunque, il calcio all’ italiana si giocava SEMPRE con due punte veloci, scattanti pronte al contropiede e con un esterno, il “tornante” dai settepolmoni, e/o il terzino “fluidificante” (esempio tipico Facchetti). Il Toro di Mazzarri quando si mette in difesa tiene una sola punta davanti, costretta spesso a rientri faticosi. Quindi il nostro contropiede non è quasi mai efficace. E poi c’ è la sua testardaggine nel voler imporre ai giocatori con determinate caratteristiche il suo credo tattico: riciclare da trequartisti elementi che trequartisti non sono (Verdi, Iago Falque), far fare a Baselli il mediano incontrista, utilizzare un terzino (Ansaldi, Laxalt) a centrocampo, spompare i due esterni bassi in sgroppate continue su fasce altrimenti sguarnite. A tutto ciò si aggiunga l’ aver sdegnosamente rifiutato la scorsa stagione i due rinforzi che gli ha dato la società (Zaza e Soriano), avere voluto a tutti costi Verdi (25 milioni) e il modesto Laxalt, mentre ci mancava maledettamente un uomo di classe e personalità a centrocampo (dopo la cessione di Ljajic). Vi pare poco?
La mia è una provocazione ( nemmeno tanto): perché non dare verdi in prestito! Dentro Iago e Millico, forse la nostra stagione si potrebbe salvare, verdi si riprenderebbe mentalmente e ritornerebbe per la prossima stagione senza il genio in panchina!!
Il più grosso equivoco è pensare che un allenatore sappia fare la campagna acquisti. Sembrerà strano, ma non è così. Un allenatore “allena”. Pochissimi sono in grado di valutare correttamente le mosse di mercato. Secondo equivoco, un allenatore può arrabbiarsi con un giocatore (vedi Verdi settimana scorsa), ma poi deve usare anche la carota, perchè ci lavora insieme ogni giorno. La società al contrario impone i comportamenti e li fa rispettare. Questo al di là delle considerazioni su WM. Devo aggiungere altro su cosa manca al nostro Toro?
Agatha Christie diceva che un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, ma tre fanno una prova. Dopo la superiorità manifesta con la Primavera verso tutti, il gol in Europa League, la prestazione con il Genoa (la prova), la traversa e la pericolosità continua contro il Sassuolo confermano una volta per tutte che il talento del vivaio Vincenzo Millico è tutt’altro che acerbo, in Serie A ci può stare eccome e meriterebbe maggiore attenzione da parte di un tecnico che fino ad ora lo ha completamente ignorato lasciandogli colpevolmente poche e sporadiche briciole a dispetto di quanto richiesto anche dai tifosi che hanno potuto ammirarlo negli allenamenti. È vero che l’allenatore vede meglio in settimana la condizione di tutti, ma la gestione Millico pare più vicina ad una grossa cantonata che ad un tentativo di far crescere un talento. Nella speranza che a gennaio non si commetta la banalità di mandarlo via in prestito per fare esperienza, da quanto visto non ne ha alcun bisogno e probabilmente, con un tecnico più coraggioso e capace di valorizzare i talenti (nella fattispecie, chi meglio del “bergamasco” Gasperini), sarebbe già un titolare inamovibile. Potrebbe diventare il vero grande colpo del mercato invernale che, siamo sicuri, non arriverà.
Ma poi di cosa stiamo parlando? Verdi e Laxalt non dovevano essere le ciliegine sulla torta “difficilmente migliorabile”? il problema è che adesso qualcuno sta torta se la deve mangiare…
…erano entrambi “sotto spirito e avevano il gianin, ma Urbano li ha presi a scatola chiusa. 🙂
come volevasi dimostrare, le nostre vittorie sono episodi.Bisogna stare con i piedi per terra, anche dopo vittorie come quelle con il Bologna non partire con lodi sperticate. la società ha grandi limiti professionali: mancanza di un bravo direttore sportivo in primis , un allenatore strapagato per quello che vale, osannato al primo uno a zero , ma spesso nella polvere. Un allenatore che sta dando gravi danni alla società, svalorizzando buoni giocatori ( Zaza e Iago , ma la stessa vicenda di Ljajic la dice lunga, e lo stesso Verdi schierato sempre fuori ruolo) e non valorizzando i giovani, vedi Millico che alla ventesima giornata non a fatti nemmeno 45 , minuti filati in campo. Un mister da squadra che si deve salvare: vedi il gioco super difensivistico con una sola punta che per di più deve venire indietro a prendersi i palloni e svaria spesso sulla fascia. MI pare che tutto contribuisca a una sonora bocciatura del mister e Cairo faccia attenzione a non esserne travolto…
Scusa dennislaw, volevo mettere un più ma dal Cell è venuto un meno.
Sono d’accordo con quanto hai scritto. Pikoz
Ma la bocciatura é di Mazzarri che travolge Cairo o viceversa. Perché qua gli allenatori passano ma i risultati sono sempre quelli. Fino a quando non capiremo tutti insieme che il problema é chi comanda non andiamo lontano.
Sono completamente d’accordo con te sulla fonte del problema.
Ammesso e non concesso che Cairo non metterà mai la società in vendita sul mercato, a meno di un’offerta esorbitante (diciamo pure tra i 200 e i 300 milioni), che continua a fregarsene della contestazione e dei fischi, imponendo ai due suoi giocatori più rappresentativi (Sirigu e Belotti, seri professionisti, che danno sempre tutto, dunque meritevoli di indossare la Maglia e di essere considerati come Bandiere Granata), nonchè al DG di non fischiare, di cercare di stemeperare i toni predicano unità e proclamando falsamente che la società non sarebbe chiusa ai tifosi, quali azioni, oltre alla contestazione già in essere, occorre intraprendere per convincere l’editore milanista a togliere il disturbo ?
Stadio sempre vuoto, nessun abbonamento rinnovato, contestazione civile e legale davanti al Filadelfia e alla sede, coordinamento dei Club Granata di tutta Italia contro Cairo, per esempio, potrebbero veramente essere la leva giusta per scalzare questo individuo dal Toro.
inutile infierire..oramai è chiaro che non sanno costruire una squadra da Europa league!..pensavo lo sapesse fare questo mister dandogli carta bianca sulle scelte..niente!.non ce n’è!…non hanno colto la grande occasione di avere un portiere ed un centravanti tra i più forti d’Europa… e comunque il gol sbagliato da verdi su cross del gallo fa capire l’equivoco tattico x chi lo vuole capire..io mi sono stancato pure di scriverlo…il cambio in panchina è doveroso! eravamo pieni di ali abili a crossare x il gallo e zaza abili di testa ma questo allenatore non prevede ali che crossano..anzi inverte le cose…il gallo deve andare al cross x i nanetti..ma non lo scrivero’ mai più!
Scusa eurotoro, con il massimo rispetto, ma 15 (e dico 15) anni di nulla sportivo, di allenatori buoni (forse) per la serie B, di acquisti nel 90% dei casi completamente sballati, di continue bugie e menzogne, non ti dicono nulla ?
Dovresti saperlo che il Torino FC di Urbano Cairo è l’unica soceità della Serie A che non possiede immobili di proprietà a bilancio, nè la sede (in affitto) nè il Filadelfia (in affitto), non parliamo poi di un eventuale progetto per la costruzione uno stadio di proprietà (il Grande Torino è in affitto).
L’unica proprietà che il Torino FC di Urbano Cairo possiede è il Robaldo, attualmente una discarica a cielo aperto, il cui progetto (approvato e con tanto di licenze già concesse dal Comune) di Centro Giovanile non verrà mai attuato, a meno che qualcun altro non ci metta i quattrini necessari.
Cairo, di suo, non metterà un centesimo che è uno nel Robaldo.
Non credo che Mazzarri sia incompetente o un pessimo tecnico,credo che i problemi della squadra e dei singoli giocatori provengano dall’incoerenza tra le parole e il comportamento di WM. Non giudico l’uomo, nn lo conosco, ma il tecnico,da quello che si vede, dai segnali di rinuncia che manda alla squadra. Sembra essere un “sergente di ferro” vuole in campo solo uomini che lui intende “concreti” nessuno svolazzo o idee fantasiose, solo applicazione feroce dei suoi dettami tattici.dice che vuole una squadra aggressiva e poi la copre e la nasconde tenendola bassa e chiusa. Giocare aggressivi non vuol dire attaccare,la squadra è frenetica,non veloce, le ripartenze, i contropiede sono affidati ad uno, due giocatori, a parte nell’azione gol fallita da Verdi dove in quattro hanno seguito l’azione nella maggior parte dei casi si attacca in uno/due giocatori,che si affiancano e se tutto va per il megli segnano, ma questo succede raramente in quanto sono episodi sporadici, non figli di un gioco, di un atteggiamento di una volontà ferrea di vincere.
FVCG
Cronaca di una serata da dimenticare
Ero a Reggio ieri sera. Con mio figlio di 9 anni già tifoso consapevole. Tanti tanti bambini (e bambine) granata in tribuna laterale (e siamo in Emilia no a Torino). Tifosi Toro di tutte le età. La curva nord nostra ha cantato e rullato per 94 minuti. Poi alla fine i cori “Mazzarri, Mazarri vaff….!”
Ho detto a mio figlio: sei in tempo, cambia squadra, se vuoi. Tifa Inter, Milan, Roma, Napoli perchè altrimenti, come me, soffrirai per tanto tempo…Io vivo così da 50anni” Lui ha risposto con un “NO” perentorio e convinto. Pazienza.
Dopo il pareggio il bambino era andato giù vicino al fossato con il suo amico granata (emiliano) a guardare i pesci ma prima entrambi ci hanno chiesto di tornare a casa. Avevano capito tutto! 🙁
Io nel frattempo ho visto un buon primo tempo, loro scarsi in difesa e sembrava che l’avremmo portata a casa. Però a centrocampo ci surclassavano e attaccavano dalla nostra sinistra (con Berardi) perchè Ola Aina era per loro una certezza di guadagnare metri. Solo i raddoppi di Djidji hanno evitato rischi peggiori nel primo tempo. Noi lenti e prevedibili ma bastava aggredirli e loro andavano in confusione. Ma dal centrocampo in su facevano paura.
E allora Mazzarri che fa? Spunta le sole armi giuste per aggredirli e a quel punto siamo in loro balia.
Un terzino a fare la mezzala, Ola Aina una certezza per il Sassuolo, Lollo fa fatica a crossare e tenere l’uomo. Lukic perde palle velenose. Una Caporetto tecnico tattica indescrivibile. I tifosi del Sassuolo non si erano sentiti per 55 minuti sino al loro pari. Avevano, giustamente, paura perchè capivano che dietro erano troppo leggeri. In campo c’erano solo i tamburi e i cori granata. All’invito “chi non salta juventino è..” mezza tribuna laterale est era in piedi a saltare: donne e bambini compresi.
Ma a quel punto i tifosi emiliani hanno capito che la vincevano. E hanno fatto sentire che c’erano anche loro. Le due curve contrapposte (che poi curve non sono) si equivalevano in termini numerici, ma noi sempre più belli e colorati.
Come se servisse ho visto dal vivo ciò che temevo: Lukic e il buon Lollo, non sono da squadra per competere il 6° posto a chiunque. Aina e Meitè devono essere rimpiazzati quanto prima: sono l’anello debole. E poi infine una considerazione che dallo stadio è emersa benissimo: c’è qualche problema atletico per alcuni: io corro sicuramente più veloce di Lukic e Ola Aina. Sembravano frenati da un peso alle caviglie. Ma che succede?
Alla fine la sconfitta era nell’aria e così fu… Unica nota positiva è stata Millico.
Rientro mesto a casa a chiedermi: perchè? Non serve molto a questa squadra. Un esterno (anzi due) e un centrocampista che sappia far guadagnare alla squadra anche solo 8 metri: con il fisico (vedi Fofana), con la tecnica, come volete; basta che lo sappia fare.
In merito a Mazzarri, la partita di ieri mi ha convinto: basta!
Se il difensore centrale ha davanti a se ancora 10 metri liberi, stiamo pareggiando o perdendo e dobbiamo recuperare, ma perchè, perchè, perche, deve perdere 5 secondi per dare indietro a Sirigu e ricominciare l’azione da 10 metri più indietro? Queste non possono essere che indicazioni tattiche di un allenatore pavido e confuso. Ieri si vinceva facilmente giocando come l’Atalanta. Bastava aggredirli. Magari prendi 3 gol, ma con quella difesa del Sassuolo ne facevi 4. FVCG. 🙁
Scusa ma mi sa che lukic non l’hai visto bene.
Se c’è una cosa che ha è la corsa, forse l’unica, ma quella proprio non gli manca
Normalmente è così. Infatti scrivo che ci deve essere un problema atletico. Ti assicuro, era a pochi metri dal mio posto. Ho visto benissimo. Posizione esterna del campo nella nostra metà campo. Partono insieme con l’avversario che ha la palla. Questo accelera e prende due metri a Sasa che ha una corsa pesante. Poi Lukic sembra riprendersi e accelera, ma ormai è fatta. L’avversario riesce a fare la sua azione. Non basta la velocità, lo sai bene. Serve la reazione e lo scatto iniziale. Stessa corsa Aina, che però potrebbe essere giustificato dalla massa muscolare. Ma Lukic è leggerissimo. In scattto e velocità invece nessuno ieri batteva Laxalt. Putroppo se fai la mezzala resti circondato da tre uomini e allora a che ti serve lo scatto?
A me sembra che la maggior parte di noi tifosi voglia l’esonero di Mazzarri.Personalmente consiglierei al “mister ” di darsi alla politica, visto che le baggianate che ci propina in conferenza stampa sono degne dei nostri attuali ” statisti “.Parafrasando il grande Toto’ Vota Valter, vota Valter, vota Valter
Ma infatti… ma basta! crederete mica che una sostituzione determini la differenza tra una squadra e un’altra? le partite si vincono anche in 10… eppoi chi ha tolto dal campo? Van Basten, Maradona? ha tolto uno che non centra la porta da 4 mesi! pensate davvero che il problema si possa ridurre tutto ad un motivo di ordine tattico? nemmeno uno come Mazzarri riuscirebbe ad utilizzare una scusa del genere! Il punto che fa davvero incazzare i tifosi è che da una parte c’è un presidente che ti dice “siamo la quarta forza del campionato… difficilmente migliorabili… confermo tutti quelli che hanno fatto il record di punti da gennaio a maggio (manco ci fosse una competizione a parte che si disputa in quel periodo!)” e dall’altra c’è un allenatore che non ne viene più a capo, che sostiene che questo sia il campionato più competitivo e difficile di sempre, dove chiunque (e ripeto, chiunque!) è in grado di metterti in difficoltà! La verità è che chiunque ci mette in difficoltà, mentre altre squadre che si sono organizzate per migliorarsi e per essere competitive per l’Europa, di difficile nel nostro campionato trovano davvero poco (vedi Atalanta, Roma, Lazio, non alludo di certo a Juve e Inter).
Occorre investire bene per poter fare la differenza e crescere nel tempo, e lo si deve fare con continuità tutti gli anni. Chi non lo fa finisce del calderone del “campionato difficile e competitivo” di Verona, Parma, Spal, Sassuolo, Bologna,ecc, diventando una delle tante squadre “difficilmente migliorabili” da decimo posto, come il Milan, il Napoli, la Fiorentina e il solito Toro, sempre uguale a se stesso da almeno 10 anni.
il napoli e li sopratutto per questioni chiamiamole “inte marne” non paragoniamolo al toro, milan tutti gli anni tribula perche ha le ambizioni di una grande squadra e i soldi di una neopromossa ma poi arriva tra le prime sette.
“interne”
eh vabbè, chiamale come vuoi, ma vai a chiedere ai tifosi di milan e napoli se sono contenti delle loro situazioni interne o del loro settimo posto! il loro è un problema di dirigenza tanto quanto il nostro
Personalmente non sono mai stato molto convinto che l’allenatore sia così fondamentale, per me ci sono allenatori fortunati che hanno a disposizione giocatori forti e altri più sfigati a cui la società affida fondi di magazzino che mettili un po’ dove ti pare che tanto non cambia niente… Al limite il cambio Verdi per Laxalt ci poteva anche stare visto il crollo psicofisico della squadra, non ha funzionato certo, ma è nell’insieme che il Toro è affondato. Le motivazioni complessive le sappiamo, mancano giocatori forti nei ruoli chiave, la preparazione atletica è stata un disastro, insistere poi con gli Ola Aina e i Meitè non può portare da nessuan parte, molto meglio sarebbe puntare di più sui giovani, che ci sono, ma evidentemente certe scelte non le fa l’allenatore ma il presidente che ha esclusivamente mire finanziarie. Mazzarri è un allenatore enormemente sopravvalutato e sopratutto poco intelligente, lo si capisce dalle conferenze stampa in cui si vede che non sa dove aggrapparsi difatti le risposte che da sono da terza elementare, mettigli poi in mano una banda di sfigati e il gioco è fatto. Il Toro ne ha solo due buoni, Sirigu e il Gallo (enormemente cresciuto tecnicamente) il resto più o meno con alcuni decisamente sotto zero. Non è stato il cambio Verdi per Laxalt a creare il disastro, questo scempio arriva da molto più lontano…
Vorrei dedicare un pensiero a Pietro Anastasi, fiero avversario. Mi è dispiaciuto sentire che c’ha lasciato, anche perchè mi ha riportato alla mente il Toro anni settanta, quando il Toro era davvero IL TORO! Ciao Pietro!
Credo sia giunto davvero il momento di smetterla di parlare di episodi, quello che Mazzarri ha fatto da quando quello scellerato di Cairo gli ha permesso di poggiare il culo da 2 milioni a stagione sulla panchina della storia del calcio non sono episodi ma bensì: incapacità di allenare, di dare trame di gioco, di fare gruppo, di non valorizzare i giovani granata, di accampare sempre scuse, di comunicare, di comprendere i valori granata e last but least di essere indisponente.
Lo scrivo da quando è arrivato e ne sono pienamente convinto, quindi continuerò a scriverlo, che Mazzarri non solo lascerà dei danni visibili nel presente (lo strazio è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere), Mazzarri lascerà dei danni che ci porteremo avanti per anni e questo è quello che il nostro attuale Presidente (spero si stufi di prenderci per il culo e fare solo i suoi interessi) si merita.
sono d’accordo che non si puo ridurre ad un episodio la partita, il cambio verdi-lax ha dato maggior equilibrio con il bologna mentre sembra che sia stato letale, questo perche ogni partita ha la sua storia e poi il risultato condiziona il giudizio della scelta da parte di tutti, secondo me non sono i cambi che determinano le dinamiche in campo ma è l’atteggiamento dei giocatori, ieri il toro nel secondo tempo era rinunciatario gia dai primi minuti anche con verdi in campo, è l’approccio che mazzarri sbaglia, bastava giocare con lo spirito del primo tempo , non dico che avremmo vinto ma sicuramente non avremmo perso. Le squadra assomigliano sempre al proprio allenatore, il toro è come mazzarri. Il gioco latita è vero ma il gioco è figlio della mentalità che ha la squadra e dalla qualita del giocatori, il nostro centrocampo in fase di costruzione è uno dei peggior attrezzati della serie a, giocatori fuori posizione e limiti tecnici la fanno alla grande, verdi e berenguer sono due esterni non due mezzali, rincon leone quando deve rompere il gioco ma disarmante in fase di costruzione, baselli non si è ancora capito qual’è il suo ruolo, lukic è il classico regista ma ancora acerbo e troppo impaurito per prendersi in mano la squadra, meite tanto fisico ma poca testa. Anche ieri il centrocampo del sassuolo ha spadroneggiato in campo, non è possibile! era qui che quest’estate si doveva intervenire, lo sapevamo e lo sapevano tutti, perche non si è interventi? boh, abbiamo speso 25 mln, ripeto 25 mln per un giocatore che equivale Parigini, sono sicuro che se avessimo puntato su di lui non avrebbe fatto peggio di verdi, verdi è questo, non vi aspettate quali miglioramenti. A volte mi sembra di essere tornato al periodo pre ventura-petrachi dove la societa era allo sbando, quando si compravano i barone e i recoba, spero che bava abbia le idee chiare di cosa fare gia in questi ultimi giorni di mercato, almeno in prospettiva futura, dopo il quasi sicuro fallimento in questo campionato ci sarà l’aggravante di mantenere i migliori che è lecito che aspirano a giocare in una squadra adeguata alle loro aspirazioni professionali. Capitolo tifosi, sembriamo delle zitelle isteriche.
Certo, ma se il Bologna non si mangiava 3 goal staremmo ancora qui a pensare se Laxalt ha dato o meno maggior equilibrio alla squadra? ha dipeso da Laxalt il fatto che Palacio domenica scorsa si sia mangiato un goal a porta vuota? il punto è che a volte ti va bene e a volte no… questo succede quando non hai una squadra di livello, senza carattere e senza identità di gioco. Ieri il risultato lo ha determinato Boga e Berardi, due giocatori di qualità e personalità… vogliamo paragonarli a Berenguer e Verdi? e stiamo parlando di due giocatori del Sassuolo eh, non della Lazio o della Roma! la gente è delusa perchè spera in un Toro da EL, ma siamo lontani anni luce da tutto ciò.
hai ragione, ma non siamo anni luce da tutto ciò, se non hai i soldi devi avere competenza,i giocatori buoni li devi andare a cercare, boga ci aveva fatto neri gia l’anno scorso a torino se ricordi, uno cosi era da prendere e costava la meta di verdi ecco perche è da criminali non aver sostituito petrachi.
anzi un terzo di verdi
appunto
La casa più schifosa è che ci sono ancora tanti che difendono mazzarri.
Scrive molto bene Ormezzano
Torino comunque già al via impacciato e pauroso, assolutamente non motivato dalla prospettiva di arrivare in zona europea.
Oltre a De Zerbi ce ne sono ”almeno” altri otto che hanno vinto il confronto con il nostro.
Io personalmente sosterrò sempre la squadra. Ma mi chiedo come il nostro caro Presidente dopo aver assistito all’ennesima figura di m….grazie alle mosse scellerate di Mazzarri che ci hanno fatto perdere l’ennesima partita (9 su 20 mi pare proprio troppo) non prenda una posizione chiara e cacci questo incompetente. Non si può vedere e sopratutto non si possono sentire le cavolate che spara in conferenza. Mazzarri Vattene se hai un pò di dignità