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Torino, è sprofondo rosso per la Primavera: a Cagliari zero tiri e playout più vicini

Dopo il match / Il rischio aumenta, i granata devono migliorare nella fase offensiva

Roberto Ugliono

Perdere a Cagliari, vista la situazione attuale, è anche preventivabile. Ciò che non può essere passabile è il dato dei tiri in porta della Primavera del Torino. Ad Assemini la prima conclusione dei granata è arrivata al 91' ed è stato un tiro - abbastanza telefonato - di Onisa. La difficoltà nell'andare al tiro è figlia di una partita durante la quale i granata hanno creato poco, facendo così un passo indietro rispetto alla partita di Firenze di una settimana fa. Contro la Viola il Torino aveva avuto le solite occasione non sfruttate (oltre al gol regolare di Singo annullato).

PLAYOUT - Nonostante si debba aspettare il recupero di Chievo Verona-Fiorentina (la partita è stata rinviata in forma precauzionale per evitare il contagio di coronavirus), la posizione del Torino rimane traballante, da allarme rosso. Le problematiche relative alla finalizzazione, se unite anche alla difficoltà nel creare occasioni da gol, fa capire i rischi di questo momento. Va detto - non come attenuante - che il Cagliari a livello difensivo è una delle squadre più forti del campionato e ogni squadra ha incontrato difficoltà. Questo non può giustificare le poche (quasi nulle) occasioni create.

CAMBIAMENTI - Le difficoltà sono la logica conseguenza dei cambiamenti del'ultimo periodo. Con la partenza di Rauti il Torino ha di fatto dovuto cambiare il proprio modo di giocare. L'attuale punta del Monza è bravo nel chiamare la profondità e permetteva alla squadra di colpire in contropiede le avversarie. Nella rosa attuale mancano giocatori di quel tipo e quindi il gioco deve passare più per linee orizzontali. La differenza in campo è palese e ora, con una certa fretta, i granata devono trovare qualità nelle giocate e nella costruzione. Altrimenti il discorso salvezza si potrebbe complicare sempre di più.

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