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Dotto: ”Non attaccarsi agli errori arbitrali”

di Alessandro Salvatico

Conosciutissimo volto televisivo, giornalista di grande esperienza e di provata fede granata, Matteo Dotto vanta anche competenze particolari in ciò che...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Conosciutissimo volto televisivo, giornalista di grande esperienza e di provata fede granata, Matteo Dotto vanta anche competenze particolari in ciò che concerne le questioni arbitrali nel calcio, grazie al ruolo di addetto alla “moviola” che da anni svolge con rara imparzialità su Italia 1; ed è proprio da questi aspetti che iniziamo a parlare di Toro.

"Matteo Dotto, una squadra, quella granata, penalizzata dalle decisioni dei direttori di gara, direttamente o -come nel caso di Bologna-Lecce di domenica- indirettamente.Bisogna essere superiori alla tentazione di abbandonarsi alla lamentela. Forse il Torino è, effettivamente, la squadra più penalizzata della categoria, ma se si salverà sarà esclusivamente per propri meriti, mentre se disgraziatamente dovesse andare giù allora sarà triste appigliarsi ad argomenti simili. L’errore di un arbitro è grave, ma per il Torino quello -per fare un esempio- di Bianchi contro il Bologna lo è di più, io credo; poi, in Italia siamo portati ad essere dietrologi esasperati, ma io penso che non ci si dovrebbe attaccare a discorsi di questo tenore. Dopo Calciopoli, gli errori arbitrali sono distribuiti senza un disegno, non bisogna pensare che ci sia dietro qualche trama.

"Se gli errori sono figli del caso, è però ancor più priva di senso l’idea che torti e favori “si equilibrino”; perché dovrebbero, stando così le cose?Certo, infatti ci saranno delle stagioni in cui riceve più torti e altre dove riceve più favori. Il Torino è stato meno fortunato, nell’aspetto arbitrale, in un momento della stagione in cui quei punti in più forse avrebbero potuto far girare tutto in maniera diversa, e ora li rimpiange, senz’altro. Nelle ultime giornate il Bologna è stato maggiormente favorito, il Chievo si lamenta ma ho sentito lagnanze anche dal Lecce; quando recriminano tutte, qualcosa vorrà dire...

"Non negli arbitri, dunque dove risiedono dunque gli errori che hanno portato il Torino sull’orlo della B?Dopo tre anni, si sperava che il progetto di Cairo si sarebbe trovato ad un punto diverso rispetto a quello in cui invece è. Purtroppo, i risultati sono stati deludenti, e spesso gli acquisti sconfortanti, a partire dall’ultimo mercato; di quello estivo, praticamente solo Bianchi, specialmente adesso, e Abate, soprattutto all’inizio, hanno dato un contributo importante. Quelli arrivati a Gennaio non hanno dato praticamente nulla, mentre gli altri estivi sono stati in molti casi impalpabile, penso a elementi quali Amoruso, Pratali, Colombo… Non indici di grande gestione.

"Ritiene che, in caso di salvezza, ci sarebbero le condizioni per iniziare finalmente bene una nuova stagione?Non lo so, dovrei vederlo. Ogni tanto girano voci, anche sulla permanenza di Foschi… Ai progetti bisogna dare continuità, e questo Torino non l’ha mai avuta né a livello di direttori sportivi né di allenatori. Finchè, a partire dal presidente, non si costruirà qualcosa un po’ più di ampio respiro, non arriveranno i risultati. Penso al Genoa, società assimilabile a quella granata per certi aspetti, che da anni mantiene lo stesso impianto; al Torino, dopo un primo anno fortunato ci sono state tre stagioni praticamente in carta carbone, con la medesima sofferenza fino alla penultima giornata… E poi, sono sempre i tifosi a pagare. I tifosi che fanno l’abbonamento, che viaggiano, che ci mettono tutto. Sono sempre e solo loro a patire.

"Camolese si è accollato un compito improbo, e sta ottenendo risultati inaspettati: meriterebbe la conferma a prescindere da un esito finale sul quale non ha grosse responsabilità, essendo arrivato da poche settimane?Dipende dal raggiungimento della salvezza, credo. Se salvasse il Toro, sarebbe obbligatoria la conferma; diversamente, potrebbe essere comunque confermato anche, sinceramente, per la mancanza di un nome alternativo che sia all’altezza. In B, infatti, sarebbe ben difficile attirare nomi prestigiosi, uno Zenga, per dire; si potrebbe puntare su un Colantuono, ma non staremmo parlando di grandi progetti, a quel punto.

"Lasciando il Torino, non si stupisce del fatto che, in Italia, le squadre che hanno fatto vedere il miglior calcio non siano le prime, ma quelle che seguono, dal Genoa al Cagliari?E’ vero. Ci sono realtà dove si è ben operato facendo anche scelte coraggiose, che sono state baciate dal successo, sempre in proporzione agli obiettivi delle singole società. L’Inter vince anche senza far vedere un gran gioco per la forza dei propri giocatori, è mancata la Roma che negli ultimi anni era sempre stata quella dal calcio più divertente, quando gioca come sa la migliore rimane il Milan ma non è più in grado di farlo sempre…

"Le è piaciuto questo campionato quasi concluso, o lo ritiene piuttosto scadente rispetto al passato?Ormai quello italiano è un campionato di seconda fascia, non c’è confronto con quello spagnolo o inglese e forse è inferiore a quelli tedesco e francese, siamo meno presenti dove conta e questo si vede chiaramente a livello internazionale. Di giocatori davvero importanti ci sono praticamente solo Kakà e Ibrahimovic, che non a caso fanno il diavolo a quattro per andare via. Poi, noi ci possiamo esaltare per i gol di Del Piero e Totti, ma sono cose che interessano solamente noi, non hanno un rilievo internazionale; un tempo, voler andare via dal Milan sarebbe stato quasi sinonimo di pazzia, oggi non è così.

"Semplice scarsità di investimenti, o sono stati compiuti degli errori?Forse è stata sottovalutata l’importanza dei vivai, e si è andati sul mercato a cercare elementi non sempre necessari. Se penso che, circa un anno fa, il Milan portò avanti una trattativa di settimane per avere Emerson, con la concorrenza dell’Inter, strappandolo ad un Réal Madrid che probabilmente non poteva credere che qualcuno pagasse per avere un elemento in quelle condizioni… Nessuna lungimiranza, in certe operazioni. Si è perso, si è perso molto anche in termini di competenza.