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Fabrizio Biasin (Libero): “Toro, l’Europa non è persa. Ma con l’Inter è molto dura”

Esclusiva TN: "I nerazzurri non mollano mai e il Meazza sarà gremito. Belotti, che duello con Skriniar"

Roberto Maccario

"In occasione dell’importantissimo match in programma domenica a San Siro alle 12:30 tra Inter e Torino abbiamo contattato il giornalista Fabrizio Biasin, che segue quotidianamente le gesta della squadra nerazzurra.

"Ciao Fabrizio, come arrivano Inter e Toro a questa sfida?

"Il Torino contro il Cagliari si è ripreso bene. Mihajlovic rischiava il posto, era una partita da dentro o fuori e la squadra ha avuto un’ottima reazione. E’ chiaro che quella che attende i granata domenica è una gara molto complicata: anche se a Verona non ha giocato benissimo l’Inter è una squadra che non molla fino alla fine ed inoltre ci sarà un Meazza gremito, con 70000 spettatori. I ragazzi di Spalletti hanno avuto un inizio di stagione davvero notevole.

"Te lo aspettavi?

"Una partenza del genere era impossibile da pronosticare, anche per i più inguaribili ottimisti. Raccogliere 29 punti su 33 è davvero una grande cosa ma non mi limito a guardare solo i numeri. Infatti, in un campionato come questo, dove le ultime non fanno praticamente punti, è normale che chi sta davanti ne faccia tanti, ciò che colpisce è invece il cambiamento di identità e di atteggiamento della squadra rispetto allo scorso anno. L’Inter non si spaventa più di fronte agli avversari ma ,al contrario, li spaventa; in estate la programmazione e l’organizzazione sono state molto buone e adesso i risultati arrivano.

"Come vedi invece la situazione dei granata? Basta un successo contro il Cagliari per allontanare le ombre?

"Se devo essere sincero prima del torneo mi immaginavo un Toro più pronto. Al di là di alcune scelte discutibili, come la partenza di Benassi, la società ha costruito un gruppo molto competitivo. Serve però costanza, evitando di perdere malamente punti contro squadre inferiori come è successo ultimamente. Se si riuscirà ad avere maggiore continuità sono convinto che nel medio – lungo periodo la qualità dei ragazzi di Miha verrà fuori e che il Torino potrà ambire alla zona Europa League.

"Ansaldi, Ljajic e lo stesso Mihajlovic da una parte, D’Ambrosio dall’altra. Sarà la sfida degli ex?

"Sarà una partita importante a prescindere per tutti, e le motivazioni non mancheranno per nessuno. Non capita tutti i giorni di giocare in un San Siro gremito con 70000 persone e questo è un bel segnale per tutto il calcio italiano. Raramente si è vista una cosa del genere al di fuori di derby o veri e propri big match, per di più alle 12:30.

"Contro il Cagliari il Torino ha ritrovato Belotti. Quanto è importante questo recupero anche in chiave Nazionale in vista del doppio spareggio contro la Svezia?

"Molto importante. Belotti è senza dubbio un giocatore di classe superiore, uno di quelli capaci di vincere le partite da solo. Con la Svezia sarà protagonista, ha solo bisogno di mettere minuti nelle gambe. Penso che tra l’altro anche Spalletti ci starà molto attento preparando le adeguate contromosse: prevedo un bel duello con Skriniar.

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