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Esclusiva

Ronchetti (Pianetamilan): “Milan soddisfatto di Meité, ma per il riscatto…”

VERONA, ITALY - MARCH 07: Soualiho Meite of A.C. Milan runs with the ball whilst under pressure from Adrien Tameze of Hellas Verona during the Serie A match between Hellas Verona FC  and AC Milan at Stadio Marcantonio Bentegodi on March 07, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le parole del collega che segue da vicino le vicissitudini della squadra rossonera di Stefano Pioli

Andrea Calderoni

Matteo Ronchetti, giornalista della testata online Pianetamilan, in esclusiva per i lettori di Toro News, ci introduce alla sfida di questa sera alle 20.45 tra Torino e Milan valida per il terzultimo turno del campionato di Serie A 2020/2021.

Buongiorno Matteo, quanto è galvanizzato il Milan dopo il trionfo contro la Juventus?

“Tanto, perché quella vittoria l’ha avvicinato alla qualificazione Champions. Adesso ha Torino e Cagliari, due squadre ostiche essendo immischiate nella lotta per non retrocedere. Il successo del Cagliari sul Benevento, inoltre, dona un po’ più di ossigeno sia ai piemontesi che ai sardi e quindi il Milan affronterà due formazioni leggermente più serene. Il Milan arriva a Torino carico per fare un altro passo avanti. L’obiettivo è chiudere la qualificazione nelle prossime due uscite. Il piede sarà sull’acceleratore. L’umore è ottimo, nonostante l’assenza da qui alla fine di Ibrahimovic”.

Come cambierà tatticamente il Milan senza lo svedese?

“Dipende da chi lo sostituirà. Se verrà lanciato Mandzukic, allora le caratteristiche saranno simili perché anche l’ex Juventus si comporta da pivot ed è un riferimento per la squadra. Rebic e Leao, invece, sono diversi da Ibrahimovic: si muovono molto di più e cercano molto spesso la profondità. Preferiscono lo spazio al pallone sui piedi o sulla testa. Il Milan, comunque, è abituato a giocare senza Ibra. Lo svedese è mancato la metà delle partite. Pioli è stato bravo a effettuare un attento lavoro da lontano che ha permesso al Milan di essere squadra, indipendentemente dalla presenza in attacco di Ibrahimovic. Il Milan non si scompone praticamente mai nonostante le mille avversità. I rossoneri hanno affrontato alcune partite, non bisogna dimenticarselo, con le riserve delle riserve, eppure il rendimento è rimasto costantemente positivo”.

 MILAN, ITALY - MARCH 18: Paul Pogba of Manchester United is challenged by Soualiho Meite of AC Milan during the UEFA Europa League Round of 16 Second Leg match between AC Milan and Manchester United at San Siro on March 18, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Europe remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Come è andato da gennaio a oggi Meité, giocatore in prestito dal Torino?

“Il Milan sta valutando la posizione del ragazzo per la prossima stagione. La società è comunque soddisfatta del rendimento di Meité. È stato preso come l’usato sicuro, il quarto centrocampista che già conosceva il calcio italiano e avrebbe fatto in fretta a entrare negli schemi della squadra. Meité ha dato fisicità e ossigeno a Kessie. Il ragazzo si è comportato bene ed è divenuto anche terzo di centrocampo, superando nelle gerarchie Tonali in molte circostanze. Per il futuro le variabili sono diverse. Da quanto ci risulta in estate il Milan, se si qualificherà alla Champions, vorrebbe concentrarsi su uno o due acquisti di peso, confermando l’ossatura della squadra. È chiaro che tanto dipenderà anche dal futuro di Donnarumma e di Calhanoglu. Dunque, si dovrà capire se il Milan vorrà investire su Meité. Quello dipenderà anche da che tipo di giocatore i rossoneri vorranno assicurarsi. Meité è l’usato sicuro che ti garantisce la sufficienza, ma non ti alza il livello e magari sarebbe meglio in Europa avere un centrocampista dal pedigree più simile a quello di Bennacer e Kessie. Pertanto, sono tante le valutazioni da fare. Il Milan si siederà a tavolino con il Torino e si capirà se eventualmente potranno entrare nell’operazione relativa al riscatto di Meité anche delle contropartite tecniche, come Krunic”.

Trova delle assonanze tra il Giampaolo del Milan e il Giampaolo del Torino?

“Non troppe. Il Milan aveva più qualità e si adattava meglio al gioco di Giampaolo. Il Torino era, invece, alquanto lontano dalle idee di Giampaolo. Non credo ci siano assonanze tra le due esperienze, ma è indubbio che si tratta di due flop, uno in fila all’altro. Giampaolo non ha rispettato le attese e non ha fatto vedere quanto di buono costruito alla Sampdoria. Per motivi diversi non ha sfruttato le opportunità di Milan e Torino”.

Infine, che partita si attende questa sera?

“Pioli ha inquadrato la sfida in modo notevolmente differente rispetto a quella con la Juventus perché il Torino ha caratteristiche diverse. Bisognerà capire con chi scenderà in campo il Milan. Non è detto che verrà confermato Brahim Diaz, anche se è galvanizzato dopo la prestazione dell’Allianz Stadium. Mi aspetto un Torino attendista, anche nell’ottica del pareggio. Il Milan attaccherà e premerà sull’acceleratore per chiudere la partita Champions. Mi aspetto una gara frizzante. Nel corso della partita salteranno sicuramente i tatticismi iniziali”.