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Perez: “Juventus e Milan non sono uscite dalla Superlega”

VALENCIA, SPAIN - FEBRUARY 22: Florenitno Perez, president of Real Madrid prior the Liga match between Levante UD and Real Madrid CF at Ciutat de Valencia on February 22, 2020 in Valencia, Spain. (Photo by Eric Alonso/Getty Images)

Il presidente del Real Madrid ha parlato questa notte a Radio Cadena Ser ospite de El Larguero

Redazione Toro News

Il presidente del Real Madrid Florentino Perez ieri sera è stato ospite a Radio Cadena Ser in cui ha parlato ovviamente della Superlega: "Esiste ancora, progetto è solo in stand-by. Stiamo tutti insieme riflettendo sul futuro", specificando che "quasi tutti i club fondatori sono ancora sulla barca, al momento direi tutti. La Juventus non se n'è andata e così il Milan. Ho parlato tre volte con Agnelli". "Ci hanno voluto uccidere, come se avessimo tirato una bomba atomica - ha detto Florentino Perez -. La mia responsabilità? Il fatto che il Real Madrid sia un pioniere. Se ci sono soldi, ci sono soldi per tutti". Il riferimento di Perez è diretto in particolare a Uefa e Liga. "Sono triste e deluso, lavoriamo da tre anni a questo progetto per combattere contro la situazione economica che attraversiamo. Forse non siamo riusciti a spiegarlo al meglio. Non ho mai visto tanta aggressività da parte di un presidente Uefa e della Liga in vita mia. Minacce e insulti, sembrava tutto orchestrato". Inoltre il numero uno del Real Madrid ammette l'esistenza di un "accordo vincolante" tra i club che avevano aderito alla Superlega: "Ci sono dei contratti ma non intraprenderemo azioni legali contro chi è uscito" e parla del dietrofront delle squadre inglesi: "C'era uno tra i sei club inglesi che non era molto interessato alla Superlega e ha iniziato a influenzare gli altri, si tratta di un club che non è mai stato convinto. Non abbiamo presentato bene il progetto, ma non ci hanno dato la possibilità di farlo perché non vogliono".

 PARMA, ITALY - AUGUST 24: Juventus President Andrea Agnelli looks on during the Serie A match between Parma Calcio and Juventus at Stadio Ennio Tardini on August 24, 2019 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il presidente del Real Madrid prova poi a spiegare meglio il meccanismo studiato dai club fondatori: "Non vogliamo uccidere i campionati nazionali, la nostra non è certo una competizione chiusa. Può entrare chiunque. I giovani non guardano più il calcio, vogliono vedere un Nadal-Federer tutte le settimane. Il calcio di oggi è asfissiato dalla crisi economica, non arriveremo al 2024 se non troviamo più soldi. Il formato Champions è obsoleto e genera interesse solo dai quarti di finale. La scorsa stagione sono stati persi 650 milioni e questo perché il formato non funziona". Alla domanda sull'adesione del Barcellona, Perez risponde di aver parlato nelle scorse ore con il presidente blaugrana Joan Laporta: "Certo che è ancora nel progetto" la sua risposta. Perez spiega anche di  non temere provvedimenti contro i club che hanno fondato la Superlega: "Non temo rappresaglie dell'Uefa, abbiamo deciso di prenderci una pausa per cercare di spiegare un progetto al quale abbiamo lavorato per tre anni. E che forse abbiamo illustrato male. Ma non ce ne hanno dato il tempo, ci hanno attaccato con un'aggressività incredibile".