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A Milano con umiltà e sacrificio

L’amichevole infrasettimanale di Caselle offre alcuni interessanti spunti di riflessione a Zaccheroni ed al popolo granata. La formazione con il quale il mister decide di iniziare la gara è piuttosto vicina a...

Federico Floris

L’amichevole infrasettimanale di Caselle offre alcuni interessanti spunti di riflessione a Zaccheroni ed al popolo granata. La formazione con il quale il mister decide di iniziare la gara è piuttosto vicina a quella titolare delle scorse settimane, eccetto che per gli innesti di Gallo, Muzzi e Music. Abbruscato parte titolare anche a causa dell’assenza di Stellone mentre Doudou viene scelto per sostituire Di Loreto (squalificato domenica) in difesa. Proprio la scelta di schierare il centrale senegalese può far presagire il suo impiego dal primo minuto a San Siro, soprattutto se Brevi non dovesse recuperare pienamente. Tuttavia Oscar è parso fiducioso e soddisfatto per i miglioramenti constatati nell’ultimo allenamento.

Tra le note positive del primo tempo granata, non certo indimenticabile, si possono considerare le giocate di fino di Rosina, alle quali il campioncino ha fortunatamente abituato i suoi tifosi, ed alla voglia di mettersi in luce di Gallo, autore delle iniziative più interessanti. La frazione si chiude con un solo gol di vantaggio siglato proprio da Doudou sugli sviluppi di un angolo di Rosina.

Purtroppo vanno constatate le rare occasioni in cui la coppia d’attacco formata da Muzzi ed Abbruscato si è resa pericolosa. La musica cambia nella ripresa quando l’attacco viene composto da Oguro, Lazetic e De Sousa. Il primo segna una tripletta mentre gli altri due marcano una doppietta a testa. Da sottolineare la prova positiva, per intensità ed efficacia, di Jacopo Balestri, promotore della maggior parte delle azioni del Toro nella ripresa.

Nel complesso si può considerare la giornata odierna come una tranquilla e serena tappa di preparazione alla sfida in casa del Diavolo in programma domenica pomeriggio. Proprio questo argomento tiene banco a fine partita nell’abituale chiacchierata della stampa con il Presidente Urbano Cairo. Dalle sue parole emerge la voglia di vedere in scena in uno degli stadi più famosi del mondo un Toro gagliardo, che metta in difficoltà i rossoneri attraverso l’impiego di due qualità fondamentali: umiltà e sacrificio.