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Aina e Pjaca fuori dai radar di Juric: protagonisti all’andata e ora ai margini

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Due panchine consecutive per il croato, nemmeno un minuto nel 2022 per l'esterno nigeriano

Alberto Giulini

Ola Aina e Marko Pjaca, quelli che ad inizio anno erano due elementi importanti nello scacchiere di Juric, sono tra i giocatori maggiormente penalizzati dalle scelte del tecnico nelle ultime settimane. Nel girone d'andata il laterale è stato il più impiegato sulla corsia di sinistra, mentre l'esterno croato - quando è stato a disposizione - ha rappresentato un'arma importante sia da titolare sia soprattutto a gara in corso.

AINA MAI IMPIEGATO - Nell'ultimo periodo le cose sono però cambiate, tanto che i due hanno perso decisamente quota nelle gerarchie di Juric. Il più penalizzato è stato sicuramente Aina, che nel 2022 non ha ancora giocato nemmeno un minuto. Di mezzo c'è stata la convocazione in Coppa d'Africa, ma è evidente come l'esterno nigeriano rappresenti tutt'altro che una prima scelta per il tecnico. Vojvoda si è ormai preso la maglia da titolare sulla sinistra, ma ad oggi Aina non rappresenta nemmeno una seconda scelta. Quando ha dovuto cambiare qualcosa sugli esterni, Juric si è infatti affidato ad Ansaldi e non ha mai più impiegato il giocatore scuola Chelsea. L'ultima apparizione in granata di Aina risale ormai al 22 dicembre in casa dell'Inter: da lì in avanti, dopo la Coppa d'Africa, cinque panchine e la gara di domenica contro i nerazzurri vista addirittura dalla tribuna dato che il laterale non figurava nell'elenco dei convocati. Qualcosa sembrerebbe dunque essersi incrinato, calcolando che - prima dell'infortunio di Fares - Aina non era nemmeno ritenuto incedibile sul mercato di gennaio.

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DUE PANCHINE PER PJACA - Ha trovato qualche minuto in più Marko Pjaca, autore fin qui di un girone di ritorno in chiaroscuro. Se nel 2021 l'esterno croato aveva abituato ad alcune giocate anche decisive - soprattutto da subentrato - lo stesso non si può dire degli ultimi mesi. Sicuramente la stagione del croato non è stata semplice, tra acciacchi fisici e la positività al Covid, ma da un giocatore con la sua classe è lecito aspettarsi decisamente di più. "È stato un po' sfortunato" aveva spiegato Juric alla vigilia della gara contro il Bologna, riassumendo le difficoltà incontrate da Pjaca: "Nel momento migliore gli è arrivato l'infortunio, poi era in crescita e si è preso il Covid. Lo vedo un po' con alti e bassi. A tratti a dimostrato cose belle ma non ha trovato la continuità giusta". Sicuramente la presenza di Brekalo nello stesso ruolo non lo ha agevolato nel trovare spazio, ma nelle ultime due gare Juric non ha fatto ricorso all'ex Genoa nemmeno nella ripresa. E non era ancora mai successo che il tecnico tenesse il giocatore in panchina per due gare consecutive. Segno di qualcosa che evidentemente non lo ha soddisfatto nelle ultime settimane: spetterà dunque a Pjaca mandare un messaggio al tecnico e al Toro, per ritornare quel giocatore decisivo visto ad inizio stagione. Anche perché, nel suo caso, c'è in ballo anche il possibile riscatto al termine della stagione.

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