"Djidji ritiene che il suo più grande difetto sia la testardaggine, che compensa però con il suo lato gentile. In un uomo apprezza l'onestà mentre in una donna, la gentilezza e l'attenzione nelle piccole cose. Pensa poi che un bravo calciatore debba innanzitutto essere disposto a sacrificarsi per gli altri e mantenere l'umiltà. Ad un allenatore invece, Djidji chiede capacità di insegnamento e di trasmissione dei concetti.
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