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Angolazioni e postazioni

di Alessandra Caputo

Con la stessa macchina fotografica, lo stesso fotografo e lo stesso soggetto possono venir fuori fotografie completamente diverse: è l’angolazione che...

Redazione Toro News

"di Alessandra Caputo

"Con la stessa macchina fotografica, lo stesso fotografo e lo stesso soggetto possono venir fuori fotografie completamente diverse: è l’angolazione che determina la qualità della foto.

"Un tragediografo greco credeva che l’infelicità dell’uomo consistesse nell’impossibilità di scegliere, o meglio affermava che nonostante l’uomo scegliesse, fossero gli dei alla fin fine a decidere per lui.Superati gli anni del deismo, vige ancora il fato che designa per esempio due traverse e un gol mangiato, aggancio per un puntuale gol subito a voler confermare la legge del calcio fatale e beffardo. Spesso nel pessimismo granata si sente un’eco similare alla voce della Grecia antica ad eccezione del fatto che lo spettacolo premia di gran lunga l’antichità occidentale.La delusione è comprensibile, così come lo sconforto ma in questo secolo si può scegliere liberi dallo zampino degli dei. Si può scegliere da che angolazione scattare la propria foto: con quale spirito e in quale atmosfera affrontare le ultime sei partite di campionato. In questo momento la situazione oscilla e preoccupa perché l’agglomerato del Torino non è unito.In Italia c’è libertà di pensiero e di parola, un diritto sacrosanto ma spesso una subdola rogna: il cervello produce un sacco di chilowatt all’ora, ma sono tutti watt diversi a seconda degli impulsi che solleticano il cervello. Dar voce ad uno di essi vuol dire piantonarsi in una posizione sminuendo il percorso che compirà l’energia cerebrale.Ecco perché dire la propria causa rogne: perché le opinioni cambiano nel tempo e quella espressa non è mai quella giusta né definitiva; dire la propria è solo sinonimo di una presunzione poco costruttiva. Forse se ogni ruolo venisse sterilizzato dal proprio estro, ci sarebbe più rigore, ci sarebbe quel rispetto per il lavoro altrui, ma anche più comprensione. C’è la necessità di un’ unione silenziosa adesso all’interno della quale ognuno metta da parte le proprie noie per il bene della squadra che si trova in preda all’imminente chiusura del campionato..Questa postazione -lasciando che i chilowatt cerebrali scorrano silenziosi- potrebbe essere una buona angolazione per la nostra fotografia.