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Ansaldi, il regista tuttofare del Torino: l’argentino è imprescindibile

Focus on / Un’assenza che si è sentita particolarmente. E contro il Napoli ha dimostrato la sua importanza

Silvio Luciani

"Regista a centrocampo? Troppo mainstream, la cabina del Torino è del tutto atipica. Perché come direbbe qualcuno, il regista è un compito e non un ruolo. Veste la maglia granata con il numero 15, è praticamente ambidestro ed è versatile oltre ogni immaginazione: stiamo parlando di Cristian Ansaldi, molto più che un esterno. Infortunatosi contro il Sassuolo è rientrato nell’undici titolare contro Parma e Napoli e la differenza si è vista. Al Tardini non è andata bene nonostante una prova individuale di tutto rispetto, condita anche da un goal, contro il Napoli pur non essendo in una delle sue giornate migliori, ha ribadito il suo peso specifico nell’economia della squadra

"DUTTILITÀ - Ansaldi è un jolly: domenica scorsa ha fatto il laterale, l’esterno alto nel 4-4-1-1 e a tratti l’interno di centrocampo. Tutto questo condito da un goal sfiorato e tante giocate sulla fascia (quella doppia finta manderebbe al bar anche un astemio). Non è neanche un caso che nelle peggiori partite di questo avvio di campionato, lui non ci fosse: con Lecce e Samp sono mancate le sue giocate e la sua facilità di arrivare sul fondo e creare pericoli. L’argentino è inamovibile e Mazzarri l’ha provato in tutti i ruoli: lo vede bene anche da mezz’ala e quando lo ha schierato Ansaldi ha ripagato la sua fiducia con goal e giocate (Roma ad esempio).

CONTINUITÀ - Ora Cristian Ansaldi ha bisogno di continuità e ne ha bisogno anche il Toro. Non tanto a livello di rendimento quanto a livello fisico, visto che in questi anni l’argentino ha subito diversi infortuni. E il Toro ha dimostrato di non poter fare a meno del tuttocampista argentino.