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Ardito: schiarita in vista

Schiarita in vista sulla vicenda del rinnovo del contratto dell’idolo della tifoseria, Andrea Ardito. Ieri mattina il suo agente Federico Pastorello aveva dichiarato a Toronews di non essere entusiasta del punto in cui...

Redazione Toro News

"Schiarita in vista sulla vicenda del rinnovo del contratto dell’idolo della tifoseria, Andrea Ardito. Ieri mattina il suo agente Federico Pastorello aveva dichiarato a Toronews di non essere entusiasta del punto in cui si trovavano le trattative. C’era una certa distanza, giudicata considerevole, fra domanda e offerta. Il giocatore e il suo agente, infatti, vorrebbero vedere riconosciuti dalla dirigenza due anni giocati senza badare al risparmio di energie in campo, premiati da un rendimento fra i più costanti in assoluto sia in serie B che in serie A, accompagnati da una sordità totale alle sirene del mercato (soprattutto livornesi) e all’assenza dal tabellino delle polemiche.

"In realtà, come in tutte le vicende di mercato degne di nota, lo scorrere del tempo è stato foriero di riflessioni, contatti tra le parti fino alle sospirate buone notizie. La presunta immobilità del presidente granata, infatti, è tutta da dimostrare. Mancano ancora i segnali tangibili che potrebbero però arrivare nelle prossime ore, forse già immediatamente dopo la chiusura del campionato. Lo conferma lo stesso Pastorello che, dopo un pomeriggio convulso, ieri sera era moderatamente ottimista sul buon esito della trattativa, tanto è vero che non esitava a parlare di “sereno in vista. Certo rimangono ancora alcune differenze, ma sia da parte del presidente Cairo che da parte nostra c’è l’intenzione di raggiungere un accordo chiaro e di restare a Torino”. Insomma: nonostante le acque non siano ancora completamente tranquille, le parti sono più vicine. Per Ardito.

Pastorello su Abbruscato continua a spargere cortina fumogena, segno che il giocatore è un caso ancora delicato. E’ infatti l’investimento più pesante della gestione Cairo, insieme a Barone. Però sul centravanti il presidente granata ha sempre scommesso forte, difendendolo a spada tratta durante tutto il campionato, aiutato da una tifoseria che non ha mai cessato di incitarlo nemmeno nell’ultima partita di campionato. Al tempo stesso il rendimento del ragazzo è sotto gli occhi di tutti. Come Quagliarella ad Ascoli, ha segnato 3 gol e non ha assolutamente avuto un rendimento all’altezza dell’investimento fatto, tanto è vero che al momento il suo valore alla borsa del calciomercato è sceso di parecchio. Cairo e Pastorello hanno in mano un fico d’india: insistere su di lui potrebbe rivelarsi un boomerang, al tempo stesso è praticamente impossibile trovare qualcuno che corrisponda al patron granata la cifra pagata lo scorso anno. A ciò va aggiunto il rischio che, al pari di Quagliarella, in una piazza diversa, con un allenatore che sappia prenderlo per il verso giusto, l’ex-pezzo pregiato del mercato di gennaio 2006, con 47 gol segnati in 3 anni, dimostri il suo reale valore. La soluzione migliore sarebbe, a questo punto, il prestito a una squadra provinciale di serie A, non concorrente diretta dei granata. Nei giorni scorsi, anche a causa dei buoni rapporti fra Spinelli e Cairo, si vociferava di uno scambio fra Lucarelli per Abbruscato (in prestito) più un conguaglio in denaro agli amaranto. Pare però che il centravanti livornese abbia già raggiunto un accordo di massima con la Fiorentina, dove potrebbe giocare senza muovere la famiglia.

"Intanto, fra contatti e silenzi, è arrivata a conclusione la prima settimana dopo la sospirata salvezza. I tifosi rimangono in attesa, in parte disorientati dal continuo vociferare su un possibile avvicendamento in panchina fra Novellino e De Biasi, in parte in fiduciosa attesa. L’ora della verità si avvicina e la prossima settimana dirà molto sul futuro del Toro.

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