"Il recente caso Paolo Maldini-Milan ha riportato in auge una questione molto cara al nostro calcio, e non solo al nostro: i grandi calciatori, le bandiere, meritano di diventare dirigenti nelle squadre che l'han fatti grandi? Posto che un campione in campo non è per forza un grande dirigente, la Serie A ha in seno - ormai da diverso tempo - un Olimpo dirigenziale dove le bandiere, quelle ad avere davvero un ruolo decisionale, si contano sulle dita di una mano.
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Bandiere in società: Torino in linea con il trend nazionale
Il mancato sodalizio Milan-Maldini ha riaperto il dibattito sul tema delle vecchie glorie in società. Ma sono le capacità, e non il pedigree che devono fare la differenza...
"Le eccezioni nostrane che godono di ruoli importanti sono personificate in Pavel Nedved, vice-presidente della Juventus, e Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, e - con mansioni più di "rappresentanza" - anche in Javier Zanetti, vice-presidente dell'Inter, e Bruno Conti, sino allo scorso anno responsabile del settore giovanile della Roma, ed oggi osservatore per i giallorossi. Gli altri club, Torino incluso, preferisocno affidare poltrone di alto livello a personaggi esterni, e lontani sembrano i tempi dei Boniperti, Facchetti, Oriali, ma anche Zaccarelli.
"Nell'era Cairo, le bandiere granata ad aver trovato posto in società sono tre, di cui due ancora in "funzione": il primo è Silvano Benedetti, Responsabile della Scuola Calcio, mentre il secondo Antonio Comi, direttore generale, con però compiti più organizzativi e di rappresentanza, che decisionali. Sino allo scorso anno, poi, figurava nello staff tecnico granata Giacomo Ferri, nel ruolo di Team Manager, mansione che Mihajlovic ha invece voluto affidare quest'anno a Castellazzi, il quale per altro sta dimostrando grande capacità e serietà nel svolgere il proprio lavoro.
"Nel Toro, dunque, in linea con il leitmotiv del nostro campionato, a comandare non sono i campioni del passato, ma i dirigenti del presente. E - siccome un lavoratore lo si giudica dal prodotto finale, e non dalla carta d'identità, questo non è un male assoluto, se i risultati alla fine vengono fuori.
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