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Bianchi e il Toro: un amore che si è spento

Quando si parla di attacco in questo Toro si tocca un tasto dolente, si sa. Ma le voci che arrivano nelle ultime ore da...

Redazione Toro News

"Quando si parla di attacco in questo Toro si tocca un tasto dolente, si sa. Ma le voci che arrivano nelle ultime ore da 'Radiomercato' danno un reparto offensivo granata praticamente in fase di smobilitazione. E uno dei primi indiziati a partire è il capitano Rolando Bianchi.CRISI – Il dibattito Bianchi-sì-Bianchi-no anima i tifosi granata già da molto tempo.Innegabile che in questa stagione quello che dovrebbe essere il bomber del Toro abbia molto spesso deluso, con prestazioni piene di cuore ma di poca sostanza: quattro gol in quattordici gare sono davvero pochini per un attaccante abituato a ben altre cifre. E il fatto che il tipo di gioco di Ventura possa metterlo in difficoltà è solo in parte una scusante: troppi cross messi in mezzo dagli esterni granata hanno attraversato l’area avversaria senza che al posto giusto ci fosse la punta in dovere di piazzare la zampata vincente.PROPRIO ORA – Curioso, però, che la crisi dell’attaccante arrivi proprio in questa stagione quando, dopo un primo anno di ‘rodaggio’ con il Mister (da cui era anche stato lasciato spesso e volentieri in panchina), le parole di Ventura in estate sembravano consegnarlo ad una stagione da protagonista: Bianchi, a detta del tecnico, era cresciuto e aveva imparato a giocare per la squadra, dimenticando l’ossessione del gol. Per certi aspetti parole profetiche...GESTIONE DISCUTIBILE – L’amore tra Cairo e Bianchi si è consumato da un pezzo, ormai si è intuito. D’altronde, malgrado l’affetto, ormai anche tra i tifosi è cospicuo il numero di quelli che non si straccerebbero le vesti per la partenza del capitano a gennaio. Ciò che lascia basiti della vicenda è più che altro la gestione complessiva.Già a partire dalla retrocessione del 2009, Bianchi era stato molte volte sul punto di lasciare Torino. Ma le varie telenovelas tra l’attaccante e la società cairota si erano concluse con ‘patti del bagnasciuga’ di vario tipo che avevano sempre tenuto il giocatore legato ai colori del Toro. Ora, le parti sono distanti, anzi: sembra che non ci sia mai stato nemmeno un contatto tra la società e il suo agente per parlare di rinnovo. Dunque, l’interrogativo sorge spontaneo: che senso ha avuto tenersi in casa un tesoretto tutto questo tempo per lasciarlo ora partire a costo zero?GRATITUDINE - C’è poi un’altra questione su cui è giusto riflettere. Aldilà dei meriti sportivi e delle critiche giuste o ingiuste che si possono fare al capitano, la sostanziale freddezza con cui Bianchi viene trattato ora è del tutto immeritata. Almeno per l’attaccamento indiscutibile dimostrato in questi anni alla maglia granata.L'amore tra Bianchi e il Toro sembrerebbe finire così: in una sorta di generale disinteresse, nel silenzio di una piazza che ha smesso di amarlo e di una società che lo lascia andare senza neanche sedersi a un tavolo delle trattative.In questo calcio senza bandiere, almeno per il capitano del Toro ci si poteva attendere qualcosa in più.

Fulvio Vallana (Twitter @FulvioVallana)

(foto Dreosti)