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Cagliari-Torino 2-3, l’analisi dei gol: Ajeti perde Han, ma l’errore è condiviso

Day after / Andiamo a vedere le reti realizzate ieri pomeriggio al Sant'Elia, distinguendo meriti e demeriti dei giocatori granata

Federico Bosio

"Cagliari-Torino si è conclusa sul punteggio di 2-3: partita emozionante e ricca di gol da ambo le parti, di differente fattura. Andiamo adesso a vedere ed analizzare le azioni che hanno deciso il match disputato al San'Elia.

"HART, CHE SFORTUNA SU BORRIELLO - La sfida si sblocca dopo 19 minuti: Rocchi assegna una punizione dubbia, che viene battuta da Tachtsidis. Come possiamo vedere la parabola era forse troppo lunga, indirizzata sul secondo palo dove il pallone viene allontanato da Baselli, ma il salvataggio del centrocampista risulta vano: a centro area Carlão infatti si aggrappa a Ionita, il contatto c'è - e ce n'è contemporaneamente anche uno di Molinaro su Borriello - ed il calcio di rigore è inevitabile

"Dal dischetto, si presenta proprio il bomber. L'esecuzione non è perfetta, poco angolata, ed Hart arriva ma solamente con la mano di richiamo: la pressione della sfera è troppa e quest'ultima finisce per depositarsi comunque in rete, regalando il vantaggio agli uomini di Rastelli.

"LJAJIC, UNA PERLA BEN ORCHESTRATA - Reazione di grinta del Torino, che a questo punto risulta più propositivo e gradualmente conquista sempre più campo; al minuto 33 ecco la svolta decisiva: la sinfonia granata scorre fluente, ed il direttore d'orchestra è Ljajic. Il serbo (n° 4) recupera un buon pallone, poi duetta con Belotti (5) che gliela restituisce di tacco e si allarga smarcandosi bene dal diretto avversario

"A questo punto, creatosi lo spazio necessario per inquadrare la porta, va a concludere con un meraviglioso destro secco sul secondo palo: una parabola imprendibile per Rafael, che può solamente limitarsi a guardare il pallone infilare la rete alle proprie spalle.

"LA PRESSIONE PREMIA  - Da questo momento comincia un'altra partita, nella quale il Torino è assoluto padrone del campo ed alza il proprio baricentro portando una costante pressione sui portatori di palla avversari: proprio da questo nasce il vantaggio granata. Il Cagliari sbaglia appoggio in uscita, Moretti (6) recupera il pallone e lo allarga

"Sfera che arriva tra i piedi di Zappacosta (8), che alza la testa e vede proporsi ben tre compagni a centro area: Belotti, Boyè e Baselli (nell'immagine precedente rispettivamente i numeri 3, 2 e 5). Nella situazione, come vediamo sono addirittura otto i granata nei pressi dell'area di rigore avversaria.

"Il traversone di Zappacosta è calibrato perfettamente, il colpo di testa di Belotti è naturale: il Gallo in tuffo mette a segno il ventiquattresimo gol del proprio campionato e porta in vantaggio il Torino concretizzando quella che è stata di fatto una prova di determinazione e caparbietà collettiva

"ACQUAH, BOLIDE DECISIVO - Comincia il secondo tempo ed il copione è lo stesso: Ljajic illumina, i compagni gli danno man forte e trovano vita facile. Anche in occasione del terzo gol granata - quando la squadra di Mihajlovic continua ad attaccare in massa per certificare la vittoria - vediamo il pallone passare dai piedi del fantasista serbo (3), che allarga per Iago Falque (5) e poi si butta in avanti

"Sopraffina e molto intelligente in questa occasione la giocata dello spagnolo, che temporeggia a scarica a rimorchio per l'accorrente Acquah (nell'immagine precedente, n° 2). Il ghanese colpisce e spara un bolide abbastanza centrale ma ancora una volta imprendibile per il numero uno isolano.

"Anche in questa occasione, è importante notare come la mezzala sia messa perfettamente nelle condizioni di calciare al meglio dai propri compagni, che si gettano in area di rigore occupando tutti i difensori sardi ed aprendo così un importante spazio per il centrocampista: di fatto quasi tutto lo specchio della porta è libero, guardando la situazione dalla posizione nella quale si trovava Acquah.

"AJETI PERDE HAN, MA... - Infine, ecco il gol della bandiera firmato dal giovane Kwang Song Han: nel momento decisivo, il nordcoreano sfugge alla marcatura di Ajeti, ma la causa della rete ha origini più lontane. Infatti, complice probabilmente anche l'espulsione di Acquah e la conseguente inferiorità numerica, i granata mutano in questa specifica azione l'atteggiamento messo in campo fino a quel momento; di fatto l'azione parte da un'ampia manovra sulla trequarti, e nel complesso i giocatori del Cagliari si vedono concessa una maggiore libertà, senza più essere pressati

"L'apertura è per Diego Farias, che con una buona giocata salta Zappacosta ed arriva sul fondo: da quel punto - con il pallone che presumibilmente non supera la linea di fondo - crossa al centro e solo in questo momento vediamo Ajeti perdere la marcatura del proprio uomo, Moretti e Barreca infatti rispettano la propria 'coppia' mentre l'albanese si ritrova completamente fuori posizione per andare a coprire il primo palo. Prima dell'errore di Ajeti, dunque, va segnalata una mancata pressione collettiva sui portatori di palla avversari.