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Cairo premiato e il premio promozione

Mancano tre mesi alla fine del campionato e si avvicina lo sprint promozione. Urbano Cairo, come ha confidato a Toronews, crede ancora nella serie A, anche se evita di suonare la grancassa. Il compito del presidente è quello di essere prima...

Redazione Toro News

Mancano tre mesi alla fine del campionato e si avvicina lo sprint promozione. Urbano Cairo, come ha confidato a Toronews, crede ancora nella serie A, anche se evita di suonare la grancassa. Il compito del presidente è quello di essere prima di tutto un grande motivatore, trascinando con la sua voglia e il suo entusiasmo la truppa di De Biasi e tutto l’ambiente.In attesa di festeggiare qualcosa d’importante con la squadra, Cairo ha collezionato l’ennesimo premio, quello Lealtà e Correttezza, assegnato da La Gazzetta dello Sport nell’ambito del Torneo di Viareggio: Il trofeo è andato al massimo dirigente granata per aver chiesto ai giovani della Primavera del Toro di accompagnarlo negli spogliatoi della Roma, per congratularsi e stringere la mano agli avversari, dopo il successo giallorosso nel confronto dei quarti di finale. Una lezione di stile e di fair play in linea con il senso del premio istituito dalla Gazzetta dal 1999.Il presidente del Torino ha difeso l’operato di De Biasi, finito nel mirino di una parte della critica e dei tifosi, invitandolo a tenere duro e a lavorare sodo con la squadra. E dopo aver chiesto a tutti il massimo impegno, in vista delle ultime dodici partite, ha accennato anche alla questione premio promozione. Qualche settimana fa era stato tirato fuori come argomento di una possibile diatriba interna, visto che esisteva un accordo di massima tra i giocatori della vecchia guardia e i lodisti. Ma si sa bene che quei 150 mila euro a testa erano stati promessi da chi sapeva che quelle cifre non sarebbero mai state pagate. Perché la squadra allestita in agosto mai avrebbe potuto centrare la serie A. Il nuovo Toro invece paga regolarmente (e profumatamente) gli stipendi ai calciatori, alcuni dei quali hanno ingaggi assolutamente da serie A. Discutere di 100 mila euro in più, quando c’è gente che questa cifra la guadagna in un paio di mesi è un problema riduttivo.Cairo, però, si è lasciato scappare una promessa: “Se i giocatori centreranno l’obiettivo finale darò un grande premio a tutti”. Ci sarà tempo fino al 31 marzo per quantificarlo, ma nessuno dubita che il presidente granata sarà generoso. La serie A conviene a tutti e sarebbe una grande vittoria per l’ambiente intero. Per quei calciatori che, centrandola, otterrebbero il miglior risultato della carriera e per la società che, potendo contare sui ricchi introiti garantiti dai contratti tv, avrebbe almeno 20 milioni di euro in più su cui poter contare. Una bella differenza, nel momento in cui si andrà a costruire il Toro di domani.