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Cairo tedoforo a Superga

Alle 7.30 arriva sul piazzale di Superga il pulmino con Cairo, Ossola e gli altri tedofori. In un attimo decine e decine di bandiere granata circondano il presidente e al ritmo di “chi non salta bianconero

Redazione Toro News

Alle 7.30 arriva sul piazzale di Superga il pulmino con Cairo, Ossola e gli altri tedofori. In un attimo decine e decine di bandiere granata circondano il presidente e al ritmo di “chi non salta bianconero è”, Urbano Cairo con la torcia va alla lapide che ricorda gli Invincibili, seguito dalla una piccola folla, presenti anche il padre, la moglie e il figlio Federico. Poi, con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, poco dopo le 8 eccolo partire dal piazzale della basilica, scendere le scalette e arrivare fino alla lapide, dove sosta brevemente prima di tornare indietro e consegnare la torcia a Franco Ossola. “Forza Toro”, dichiarava sorridente, mentre circa quattrocento tifosi granata lo accalamano.Esaurito l’impegno di tedoforo, Cairo si sposta poi dentro il museo del Grande Torino, dove Mecu Beccaria e Piergiorgio Raimondo gli fanno da cicerone in una lunga visita, che si ripete quando arriva Ossola. Il presidente firma il libro delle visite, si concede ancora per le fotografie all’esterno della Basilica, con i tifosi ancora presenti e verso le 9 riparte. A pranzo sarà a Leini per mangiare con la squadra e caricare i giocatori. “Domani bisogna vincere contro il Catanzaro”, dice prima di infilarsi in macchina.