"di Danilo Gobetto
toro
Carattere e grinta
di Danilo Gobetto
Ora che anche l’ultimo tabù è stato sfatato, il Torino non può che rinfrancarsi del successo contro la Sampdoria e...
"Ora che anche l’ultimo tabù è stato sfatato, il Torino non può che rinfrancarsi del successo contro la Sampdoria e iniziare con maggior serenità quella tappa di avvicinamento al prossimo match che, grazie alla sosta di campionato dovuta agli impegni continentali della nazionale, arriverà tra dieci giorni. Una pausa quanto mai provvidenziale per rifiatare e recuperare alcuni elementi della rosa, rimpolpando così l’organico che nelle ultime giornate si assottigliato in maniera preoccupante. Dopo tre giorni di riposo, dunque, la truppa agli ordini di Walter Novellino riassaggia gli allenamenti, a poche ore dalla visita ufficiale di giocatori e dirigenti a Palazzo Civico, in sala rossa, in occasione degli ultimi festeggiamenti per il centenario della società granata. Giusto il tempo di brindare con le autorità cittadine e poi, via a faticare sul campo, studiare gli schemi e le posizioni di gioco sotto lo sguardo vigile dello staff tecnico, per cercare di proseguire il momento favorevole, cavalcando l’onda dell’entusiasmo per una vittoria che, indubbiamente, ha scacciato dalla mente di più di un giocatore l’ombra dellacrisi. E se i puristi del bel gioco, ancora storcono il naso per uno spettacolo che, a tratti, latita, quello che più avvalora il primo successo stagionale riguarda lo spirito di una formazione intraprendente, mai doma nel cercare la soluzione vincente e scesa in campo con un atteggiamento che lascia totalmente trasparire il credo tattico e la carica trasmessa dal suo tecnico. Una vittoria da Toro, insomma, ottenuta con grinta, determinazione e anche con fatica, ma proprio per questo ancora più esaltante. Difficile in tutto ciò, capire quali i limiti dell’avversario (peraltro in inferiorità numerica per tutto un tempo) e quali i pregi del Toro.L’essenziale è aver ricevuto certe risposte caratteriali, non solo dagli scontatiprotagonisti granata, ma anche da quelle “seconde linee” che hanno contribuito a mantenere alto il livello tecnico dell’undici in campo per tutti i novanta minuti. Su tutti, alcuni giovani promettenti, che hanno dimostrato di essere pronti quando chiamati in causa. Rubin, svincolato dai meri compiti difensivi ha saputo proporsi con efficacia sulla corsia di sinistra, mentre Malonga, subentrato nella ripresa e proposto in veste di esterno destro, grazie alla sua velocità ha contribuito in maniera determinante a tenere sotto scacco la difesa avversaria. Un buon viatico, quindi, per guardare il futuro con serenità, con la consapevolezza che chiunque entri in campo, può dare il suo valido contributo alla causa granata.
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