toro

Chino, credici!

di Edoardo Blandino

L’ultima sua presenza in campo da titolare, prima di Catania, risale al derby del 27 febbraio, oltre un mese fa. Tra queste due gare aveva giocato appena venti minuti...

Redazione Toro News

di Edoardo BlandinoL’ultima sua presenza in campo da titolare, prima di Catania, risale al derby del 27 febbraio, oltre un mese fa. Tra queste due gare aveva giocato appena venti minuti contro il Milan. In questi 30 giorni il Chino Recoba ha passato il momento più buio da quando è arrivato in maglia granata, a disposizione del suo amato Novellino. L’uruguayano è uno di quei giocatori destinati a fare la differenza, ma per via del loro modo di giocare sono sempre nell’occhio del ciclone. Troppo discontinuo e poco determinante sono le critiche mosse al sudamericano fin dai tempi dell’Inter, quando si presentò al pubblico italiano con un gol da centrocampo. I continui infortuni lo hanno frenato nei suoi migliori anni ed anche ora viene sempre tartassato da piccoli acciacchi che gli impediscono di allenarsi regolarmente. Il vero Recoba si è visto poche volte in questa stagione, ma quando ha giocato ai suoi livelli ha lasciato il segno e la Roma se lo ricorda bene: doppietta (peraltro inutile visto il ritorno) nell’andata della partita di Coppa Italia contro i capitolini. Novellino ha talmente tanta stima del suo pupillo al punto da mandarlo in campo il giorno dopo il suo arrivo a Torino, senza aver verificato il suo stato di forma. Il girone di andata lo ha visto protagonista le volte in cui è riuscito ad allenarsi con continuità e con tranquillità, mentre nel ritorno non è ancora riuscito a sfoderare tutta la sua classe, complici anche le poche presenze. Nell’ultima partita di campionato ha ritrovato dribbling, tiro e assist oltre ad altri sprazzi di classe che torneranno molto utili nel finale di stagione. Ha chiuso la gara in calando prima della sostituzione con annesso broncio, che ormai tutti i giocatori sfoderano uscendo dal campo. Non regge ancora 90 minuti, ma la prestazione è stata più che confortante. Mancano sette gare al termine, la bagarre nelle ultime posizioni infuria già da tempo e la zona retrocessione dista solo cinque punti: è arrivato il suo momento.