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Come ripartire: Torino, per la scelta dell’hotel la priorità è rimanere in città

La scelta / Non è però scontato trovare un accordo con le strutture se si considera che il personale dell’hotel dovrà essere allontanato e i servizi dovranno essere garantiti dai dipendenti dei club

Gianluca Sartori

"Al Torino, secondo il protocollo della commissione medico-scientifica della Figc, servirebbe una vera e propria fortezza contro il coronavirus per ripartire con gli allenamenti, presumibilmente dal 4 maggio. Un centro sportivo dove la squadra e gli accompagnatori possono rimanere in isolamento assoluto per evitare contagi dall’esterno. Ma, come già spiegato, il Filadelfia non ha nè la mensa nè tantomeno le camere che servirebbero (per 40-50 persone). La società granata sta vagliando in questi giorni le soluzioni possibili.

"PRIORITÀ’ - La priorità della società sarebbe quella di rimanere in città: allenamenti al Filadelfia (ovviamente a porte blindate) e la spola verso un hotel torinese di quelli sovente utilizzati per i ritiri prepartita. Il Torino usa spesso il Double Tree by Hilton del Lingotto e in precedenza l’Air Palace di Leinì; le squadre avversarie del Torino che arrivano in città invece utilizzano il Golden Palace in via Arcivescovado o il NH Hotel di Porta Palazzo.

"ALTERNATIVE - Non è però scontato trovare un accordo con le strutture se si considera che il personale dell’hotel dovrà essere allontanato e i servizi dovranno essere garantiti dai dipendenti dei club. Dunque non vanno escluse altre soluzioni: Novarello, il lussuoso centro che in questo 2020 ha già ispirato il Torino, o altre soluzioni fuori regione (magari in Valle D’Aosta). Insomma, anche su questo fronte ci sono delle difficoltà da analizzare per bene.