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De Biasi: ‘Non deve più mancare la fiducia’

Gianni De Biasi ha parlato della sua squadra, reduce da un pesante poker all’Olimpico di Roma e attesa da un’occasione di riscatto all’Olimpico di casa, quello di Torino, contro il Napoli di Edy Reja. Il Mister...

Redazione Toro News

"Gianni De Biasi ha parlato della sua squadra, reduce da un pesante poker all’Olimpico di Roma e attesa da un’occasione di riscatto all’Olimpico di casa, quello di Torino, contro il Napoli di Edy Reja. Il Mister ha dato la sua spiegazione alla caduta di 48 ore fa, ed è parso decisamente convinto riguardo l’ultima parte di cammino che il suo gruppo dovrà affrontare: “L’Empoli ha alzato la quota? Non ci interessa: abbiamo la possibilità di salvarci in casa nostra, con un bonus in trasferta. Siamo arbitri del nostro destino”.

"RICARICA. L’allenatore trevigiano ha subito disquisito delle condizioni (psicologiche) in cui versano i suoi ragazzi dopo lo 0-4: “Ognuno ha dentro di sé la voglia di rivincita. Rivincita che possiamo avere già col Napoli, anche se affronteremo una squadra che non ha più timori e che quindi giocherà molto rilassata, libera mentalmente. Noi invece abbiamo molto da mettere sul piatto della bilancia. Ci vuole la partita perfetta? La partita perfetta non esiste, è nell’immaginario tanto dei giornalisti quanto degli allenatori, ma non esistono partite perfette. Sarà una partita da giocare con intelligenza, con cuore, e con l’aiuto di quello che è il nostro dodicesimo uomo”.

"37 BASTANO? Relativamente alla quota-salvezza, è opinione comune che questa si sia alzata. Il Toro ce la farà? “Quando sono arrivato mancavano 5 partite, di 2 delle quali sapevamo essere proibitive: una è stata ottima, l’altra molto negativa. Anche nell’ultima, c’è stato un black-out talmente disastroso che tutto passa in secondo piano, e nessuno, comprensibilmente, si ricorda che c’è stato qualche cosa di positivo. Io devo, e cerco di salvarlo, per la squadra. Comunque non siamo morti ora come non eravamo salvi prima, questa squadra ha qualità e deve metterle a frutto, ma subito, perché non c’è più margine d’errore. Per domenica, molte scelte saranno obbligate, ma valuterò anche tanti altri aspetti, oltre alle condizioni fisiche: come la serenità. C’è chi non lo è”.

"BLACK-OUT. Il Mister proveniente dal Levante sa cosa possono aver provato i suoi dopo il primo gol giallorosso, e cosa può aver determinato il successivo quarto d’ora in cui la luce è rimasta spenta. “La ragione è la frustrazione. La frustrazione che la squadra si porta dietro per i risultati negativi accumulati, e quando inizi bene poi subisci un gol per un fallo subìto a centrocampo e non sanzionato, cui segue un calcio di rigore per un intervento fuori area con l’avversario che cade dentro, ecco che è venuta fuori la frustrazione. La cosa che più mi lascia perplesso è quest’incapacità di gestire i momenti delicati di una partita, che sono tanti. Forse all’inizio c’eravamo illusi, c’era predominio territoriale da parte nostra, ma al primo tentativo avversario abbiamo pagato dazio, forse troppo pesante, che poi ha inciso”. Relativamente a Dellafiore e alla mancata espulsione: “No, non mi sono accorto del fatto, sinceramente. Bello comunque che un arbitro riconosca un errore”.

"FIDUCIA. Su questo, soprattutto, punta l’ex-allenatore del Brescia.“Io sono convinto che questa squadra non abbia il problema del gol, ha il problema che non è consapevole dei propri mezzi. Se non ci convinciamo che possiamo fare certe cose, stiamo lì a ronzare intorno alla porta avversaria ma senza concludere…Se non ci si convince che una cosa è possibile, difficilmente questa cosa poi si materializza. Parlare ai giocatori di personalità, di autostima, non è semplice. L’autostima è frutto di molte cose, come di un ambiente che ad un tentativo sbagliato ti dà una pacca e ti esorta a riprovare, anziché darti una mazzata in testa. La mancanza di fiducia ha permeato questo ambiente. Ora, secondo me abbiamo tre partite alla nostra portata, e secondo me raggiungeremo l’obiettivo: l’importante è che ci sia la fiducia che ci accompagna. E parlo di tante cose, a partire dagli sguardi”.

"SUPERGA. De Biasi conosce bene la storia del Toro, e la sente. “Stiamo vivendo la settimana che porta all’anniversario fatidico. Sarà stimolo per onorare la maglia e la memoria. Quest’anno non ho ancora mostrato ai giocatori film e materiale su quei grandi, come ho fatto in passato: ma se a 20 giorni dalla fine del campionato, uno che è qui da 8 mesi e mezzo non conoscesse certe cose sarebbe preoccupante. Il fatto poi di vivere in una società dove c’è sempre il ricordo, fa sì che tu non possa proprio ignorarlo”. Qualcuno riporta che ci sono tifosi granata che affermano che questi giocatori non dovrebbero presenziare a Superga, sabato: “Ognuno è libero di dire quello che pensa. Il Torino deve rispettare un ricordo, e lo fa con gli attori che al momento ci sono. Se uno pensa che questi non siano ‘degni’, beh, posso pensare che spesso si diano giudizi con una certa superficialità, con molto pressappochismo. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra, disse Qualcuno”.

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