"Lo diciamo a malincuore per il Toro, per quello che ha rappresentato in questi novantanove anni di fede, di storia, di tragedie e grandi imprese. Non dispiace comunque sapere che adesso il nuovo Toro ripartirà con altri personaggi, confidando che siano migliori dei precedenti, soprattutto più sinceri. Prima di giudicare Marengo e Rodda del Lodo Petrucci, più altri personaggi che stanno lavorando nell’ombra, bisogna vederli all’opera, senza criticare a priori andando a pelle, a simpatia o mettendo di mezzo l’appartenenza partitica. Francamente Cimminelli, portato da Aghemo poi dimissionario, non è mai stato simpatico al popolo granata, forse non è mai nemmeno piaciuto ai vertici del calcio se hanno pensato bene di affossarlo usando due pesi e due misure, com’è successo con la Reggina. Si dice, si mormora, tra verità e leggende metropolitane, che le garanzie personali il signor Ergom le avesse, ma che non sono state tenute in considerazione perché la volontà era quella di togliergli il Toro prendendo anche drastiche decisioni. Una storia che tre anni fa riguardò la Fiorentina di Cecchi Gori, che però non potette avvalersi del Lodo Petrucci, legge uscita proprio a seguito del fallimento viola per aiutare i grandi club a non perdere trofei e marchio sportivo. Tutte le decisioni, almeno quelle italiane, “puzzano” di scelte politiche e non per la sussistenza di fatti ben documentabili, comunque i bilanci parlano chiaro e quello del Toro presentava a fine 2004 un rosso di oltre 120 milioni di euro, i numeri hanno sempre ragione. L’era di Romero, prima portavoce di Gianni Agnelli e poi di Cimminelli, non sarà ricordata come un capitolo entusiasmante del Torino, sottolineiamo pure che è stata la peggiore, perché ha sancito l’azzeramento della società, nemmeno il destino era riuscito a fare tanto con la tragedia di Superga. Questa fine è stata decretata dalla volontà umana, si spera per incapacità e non malafede. Comunque sia il Toro, inteso come stile di vita, passione e amore è vivo e ripartirà con lo stesso entusiasmo con cui è stato tenuto in vita in questi anni foschi. Buon lavoro a chi verrà, ne ha bisogno, mentre a Cimminelli e Romero è giusto chiedere dei chiarimenti: dove sono andati a finire i soldi che sono stati messi, tanti, ma spesi malissimo, la Champions League, la ricostruzione del Filadelfia, i campioni mai arrivati, soprattutto che riconsegnino la dignità calpestata in questi cinque anni di vergogna e di silenzi, pesanti vuoti di memoria degni di un ambiente non sempre libero di esprimersi.
toro
E’ finita l’era Cimminelli
Lo diciamo a malincuore per il Toro, per quello che ha rappresentato in questi novantanove anni di fede, di storia, di tragedie e grandi imprese. Non dispiace comunque sapere che adesso il nuovo Toro ripartirà con altri...
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