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Emiliano Moretti, voto 6: non si conferma ai livelli delle passate stagioni

Il pagellone di Natale / Il difensore gioca con discontinuità e questo non giova di certo alle sue prestazioni. Appare più arrugginito rispetto al giocatore che conoscevamo ma resta un punto di riferimento per tutti

Marco De Rito

"Dopo tre stagioni passate da titolare nel Torino di Ventura, all'età di trentacinque anni Emiliano Moretti si è apprestato a sedersi in panchina in ben dodici occasioni quest'anno nella squadra di Mihajlovic. Complice la rivoluzione in difesa estiva e l'età che avanza. Il centrale è stato accantonato ed il suo posto è stato ricoperto nelle nuova difesa a quattro da Leandro Castan.

"Moretti ha effettuato il suo esordio in campionato alla prima contro il Milan e ha steccato l'appuntamento saltando a vuoto nell'azione del raddoppio di Bacca. Successivamente si rivede dopo tre giornate contro il Pescara nel pareggio terminato a reti bianche ed in quel caso ha resistito bene, aiutando Hart a non subire gol e tirando fuori il carattere da leader.

"In campo si rivede dopo quattro turni nel match contro l'Inter dove, nonostante un ottimo salvataggio sulla linea su un colpo di testa di Icardi, si fa scappare proprio l'argentino in occasione del vantaggio neroazzurro. Non va meglio quattro giorni dopo contro l'Udinese dove rimane coinvolto in entrambe le reti subite e dà chiari segnali di non essere più il difensore della gestione Ventura ma che la discontinuità non gli giova: non riesce più ad essere in forma ottimale quando viene chiamato in causa.

"Dopo la partita in panchina contro il Cagliari ritorna a giocare contro il Crotone dove però disputa la gara come terzino sinistro e non rende male, davanti si fa vedere poco ma in copertura aiuto molto Castan e Rossettini a mantenere la porta inviolata. L'ultima apparizione della stagione l'ha fatta nella debacle contro il Napoli ed ha le sue responsabilità insieme a tutta la squadra. In quest'ultima sfida si nota che è molto arrugginito rispetto alle passate annate e si deve arrendere alla classe sopraffina di certi interpreti napoletani.

"L'ex Genoa e Valencia, declassato a riserva nelle gerarchie di Mihajlovic, resta un faro per tutto il Torino ma ha palesato qualche comprensibile difficoltà: se già è difficile giocare una volta al mese per un 20enne, figurati per un calciatore di qualità che però è a fine carriera: il tempo non perdona neppure il buon Emiliano In ogni caso non ha mai completamente sfigurato ed anche se non può più ricoprire il posto da titolare in difesa in una squadra che lotta per zone europee può essere un ottimo rincalzo.