"Non è stato un pomeriggio facile per Marco Di Bello, chiamato a dirigere la partita del Castellani tra Torino ed Empoli. Una partita tignosa e a tratti brutta, caratterizzata da un campo pesante a da tanti contrasti che hanno interrotto il gioco e complicato il lavoro del fischietto di Brindisi.
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Empoli-Torino 1-1: rigore, simulazione, cartellini. Di Bello gestisce bene
La moviola di TN / Buona prova del fischietto, che non scontenta nessuno
"Di Bello ha scelto la linea dura, una scelta saggia visti i duri colpi che sono volati sul campo fradicio di pioggia: al termine saranno ben 10 gli ammoniti del match, tutti gestiti in maniera corretta. Per il Torino quattro sanzioni: Valdifiori, Baselli, Iturbe e Obi. I primi due erano diffidati e salteranno la sfida con il Pescara; il nigeriano, invece, è entrato in campo con foga eccessiva, commettendo vari falli e venendo alla fine punti dal fischietto pugliese. Non per l'intervento in sé, quanto per la reiterazione del comportamento scorretto.
"L'Empoli paga sei ammoniti (Krunic, El Kaddouri, Mchelidze, Diousse, Bellusci e Dimarco). Di Bello valuta bene soprattutto nel primo caso, quando il bosniaco dopo un bello slalom palla al piede è caduto al limite dell'area. Nella mischia di maglie granata non era facile vedere la simulazione, ma Di Bello non ci è cascato e lo ha sanzionato: la bontà della scelta è confermata dalle assenze di proteste da parte del calciatore.
"Bene anche in occasione del rigore: se è vero che Ljajic fa poco per tenersi in piedi, è innegabile il contatto tra la sua gamba e la coscia di Bellusci, come le immagini testimoniano. La decisione di fischiare il rigore è dunque sacrosante, e Di Bello porta a casa una prestazione corretta ed equilibrata.
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