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Genoa, “cyborg” Piatek trascina attacco e squadra: come si argina?

Avversario ai raggi X / Un avvio di stagione impressionante: 14 goal in 14 partite ufficiali con la maglia del Genoa

Silvio Luciani

Freddo, anzi glaciale: è questa la parola che riassume al meglio le caratteristiche di Krzysztof Piatek. L'attaccante polacco classe 1995 ha avuto un impatto pazzesco sul campionato italiano: è andato a segno consecutivamente nelle prime 7 giornate di Serie A dopo un poker rifilato al Lecce in Coppa Italia. In tutto sono 14 (10 in campionato, 4 in Coppa Italia) le marcature del bomber dei grifoni, che ha ricominciato a segnare proprio nel derby contro la Sampdoria.

 GENOA, GE - SEPTEMBER 26: Krzysztof Piatek of Genoa celebrates with Christian Kouam? after scoring to make it 1-0 during the serie A match between Genoa CFC and Chievo Verona at Stadio Luigi Ferraris on September 26, 2018 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

CINISMO - Ricominciato si fa per dire, visto che Piatek non è andato in rete solamente contro Juventus, Milan, Inter, Napoli ed Udinese. Fisico da corazziere e cinismo da attaccante consumato ne fanno l'oggetto dei desideri di mezza Europa ma anche incubo delle difese della Serie A. Il polacco è dotato di una concentrazione impressionante, anche quando ha poche occasioni e palloni giocabili, riesce a trasformarli in oro. Va da sé che sia l'attacco che in generale la squadra si reggono sulle sue spalle (e sui suoi goal): sui 18 goal in Serie A del Genoa, 10 portano la sua firma.

PROVATE A PRENDERLO - Non è il titolo di un film ma la missione di Nkoulou, Izzo e Djidji: dovranno fermarlo, in qualche modo, e dovranno occuparsi anche di Kouamè. Il giovane e veloce attaccante genoano è la spalla perfetta per Piatek e aggiunge rapidità e spunto alla potenza del polacco. Sarà soprattutto Nkoulou a dover arginare l'attaccante del Genoa, ingaggiando un duello fisico senza esclusione di colpi. Servirà sicuramente più attenzione del solito e i difensori granata non dovranno regalare le solite amnesie ad un attaccante che sa come massimizzare l'utilità di ogni pallone in area. Sarà anche importante il contributo di Izzo e Djidji, che copriranno più la zona centrale rispetto solito. Questo perché il 3-5-2 speculare delle due squadre permette di giocarsi degli uno contro uno sugli esterni e di concentrare il terzetto difensivo sullo stesso Piatek e su Kouamè. Attenzione, collaborazione e coperture: sono queste le chiavi per fermare Piatek.