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Gli esterni e la vocazione alla conclusione: Torino 15° in Serie A nei traversoni

Statistiche / Solamente 60 i cross utili effettuati finora, 63 quelli sbagliati. I laterali, terzini compresi, preferiscono andare al tiro: granata quinti per tentativi verso la porta avversaria

Federico Bosio

"Un 4-3-3 particolarmente offensivo, dalla marcata trazione anteriore e votato al pressing ed al dialogo in zone di campo limitrofe all'area di rigore avversaria ma anche - all'occorrenza - al lancio lungo: così Mihajlovic ha disegnato il suo Torino che tanto bene sta facendo non soltanto come rendimento generale, granata che sono arrivati alla sosta per le Nazionali in sesta posizione, ma anche dal punto di vista realizzativo potendo vantare il secondo miglior attacco del campionato con ben 27 reti all'attivo in dodici incontri disputati. Un modulo ed una mentalità per i quali sicuramente fondamentali sono gli esterni, vero e proprio nodo-chiave per lo sviluppo della manovra: analizzando le statistiche dell'intera Serie A emergono però dati assolutamente interessanti proprio a riguardo dei laterali granata.

"La spaventosa potenzialità sotto porta del Torino è legittimata dalla classifica dei tiri totali effettuati finora, che vede Benassi e compagni collocarsi in quinta posizione con 139 conclusioni tentate: prima solamente la Roma, che comanda a quota 195, l'Inter a 170, il Napoli (167) e la Juventus (165). Seguono nell'ordine Sampdoria (138), Lazio (137), Fiorentina e Milan entrambe a quota 122, Atalanta (118), Genoa e Pescara a 116, Sassuolo (112) e Cagliari esattamente a 100. Meno di 100 tiri effettuati solamente dall'Udinese 98, dal Bologna 96 e dal Chievo 92; mentre il podio delle formazioni che meno hanno tirato finora è composto da Crotone (88), Empoli e Palermo entrambe a quota 83. Una classifica che sottolinea e rimarca ulteriormente quindi la grande propensione dell'intero organico granata alla costante ricerca della conclusione anche dall'esterno dell'area di rigore.

"Sull'altra faccia della medaglia, i traversoni sembrano essere il tallone d'Achille di questo Torino che non soltanto soffre tantissimo sulle palle alte (situazione dalla quale è arrivata la maggior parte delle reti incassate fino a questo momento) ma che rappresentano al contempo una soluzione molto poco utilizzata in zona offensiva: addirittura quindicesima posizione nella classifica dei cross utili sfornati in questo campionato sino alla sosta, classifica che vede in testa per distacco l'Inter a 156, e successivamente nell'ordine Juventus (106), Roma (98), Napoli (83), Fiorentina (82), Genoa (78), Sampdoria e Sassuolo a 78, Chievo (76), Atalanta (72), Milan (65), Bologna (62), proprio il Torino fermo a quota 60 alla pari di Crotone e Lazio, prima solamente di Palermo (56), Udinese 53, Pescara (49), Empoli (46) ed infine il Cagliari con solo 43 traversoni effettuati.

"Paragonando e confrontando tra loro questi numeri, appare quasi lapalissiano notare come gli esterni del Torino prediligano di gran lunga dialogare nello stretto - anche insieme alla punta - o rientrare e cercare la conclusione personale, piuttosto che allargarsi e cercare il cross al centro per la testa del centravanti. Questa vocazione sembra coinvolgere non solamente i laterali offensivi (che hanno nelle corde innate qualità tecniche, l'esempio principale non può che essere rappresentato da Adem Ljajic) ma anche gli stessi terzini: non è raro che Barreca e Zappacosta, pur essendo dotati di buone capacità di cross, cerchino fortuna personale impensierendo i portieri avversari attraverso la conclusione. Il Torino, è giusto sottolinearlo, ha finora sbagliato 63 traversoni, tre in più dunque rispetto a quelli utili effettuati: di certo le qualità offensive non scarseggiano, ma sul lungo periodo questa potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per i ragazzi di Mihajlovic, che sui cross dovranno lavorare maggiormente in entrambe le fasi.

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