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Granata in debito d’ossigeno: ritiro anticipato e preliminari pesano sulla condizione del Toro

Focus on / I granata sono poco brillanti e hanno 70 minuti nelle gambe

Silvio Luciani

"C'è un dato evidente che emerge dalle statistiche delle prime giornate di campionato del Torino: i granata sono in debito d'ossigeno. La gara con il Lecce (e prima ancora quelle con Sassuolo e Atalanta) ha evidenziato le carenze dei granata sotto il punto di vista atletico. I fattori a cui è imputabile questa scarsa condizione sono almeno due. Il primo è il ritiro anticipato per i preliminari di Europa League e il secondo è il lavoro svolto durante la sosta.

"PREPARAZIONE - Per essere subito pronti ad affrontare il Debrecen, Mazzarri e il suo staff hanno dovuto sottoporre la squadra a carichi di lavoro più leggeri del solito. Potrebbe essere questa la spiegazione del crollo verticale degli ultimi 20 minuti delle prime tre sfide. Se a questo aggiungiamo che nelle due settimane di sosta i granata hanno svolto un lavoro atletico che li ha appesantiti ulteriormente, il quadro è completo.

"BRILLANTEZZA - I problemi iniziano a farsi sentire sul campo: dopo il momentaneo pareggio del Torino, il Lecce ha dominato dal punto di vista atletico e i granata non sono quasi mai riusciti a recuperare il pallone quando abbozzavano il pressing. Stando ai dati del match recapitati dalla Lega Serie A, lunedì sera il Torino ha percorso 107.375 km contro i 112.585 km del Lecce e anche la velocità media è inferiore: 6,1 contro 6,5. Gli indicatori di velocità sono differenti anche per quanto riguarda i giocatori presi singolarmente: il giocatore che ha macinato più chilometri nel Torino, Soualiho Meité, si è fermato a 11.387 km totali, mentre il migliore del Lecce, Andrea Tabanelli, è arrivato a percorrere 12.501 km. Sono dati che dimostrano una condizione fisica non proprio brillante: a Mazzarri il compito di rimettere benzina nelle gambe dei giocatori.