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I primi cento giorni di Papa Urbano I

Il Presidente del Torino FC ha tagliato l’importante traguardo e per festeggiare la ricorrenza ha organizzato la cena natalizia con la squadra e i dirigenti proprio il 12 dicembre, giorno in cui è caduto il mini...

Redazione Toro News

"Il Presidente del Torino FC ha tagliato l’importante traguardo e per festeggiare la ricorrenza ha organizzato la cena natalizia con la squadra e i dirigenti proprio il 12 dicembre, giorno in cui è caduto il mini centenario. Considerando quanto ha fatto e come si è integrato alla perfezione nel mondo granata non sembrano siano passati solo giorni, ma anni.

"Le due sconfitte consecutive in trasferta e la stanchezza manifestata dai giocatori ha iniziato a far borbottare qualche tifoso intransigente, ma di questo Toro targato Cairo si può parlare di vero e proprio miracolo.

"Tre mesi e mezzo fa la gloriosa squadra granata non esisteva più, spazzata via dai debiti di Cimminelli e fatta rinascere dai Lodisti Marengo e Rodda, che hanno certamente salvato il Toro dalla C2, ma che non avrebbero avuto le risorse necessarie per fare un campionato di alto livello in serie B.

"Urbano possiede una virtù che per alcuni pare addirittura un difetto: vuole fare tutto in prima persona, senza demandare ad altri alcuni compiti. In questa situazione, che si può ancora considerare precaria, perché organizzare una società ed una squadra dal nulla non è facile per nessuno, è utile che ci sia una persona che si carichi sulle spalle tutte le incombenze, prendendosi oneri e applausi a seconda dei risultati.

"Il passo successivo è atteso a gennaio, quando sarà necessario acquistare almeno tre rinforzi, uno per reparto, per permettere a chi finora ha tirato la carretta in campo, di poter rifiatare. Cairo non è il tipo che aspetta, la A lo alletta moltissimo e tenterà il tutto e per tutto per arrivarci subito a giugno e portare la squadra dove merita, dove avrebbe dovuto starci già da quest’anno non fosse successo l’inganno di giugno.

"Possiamo trovare qualche difetto a Cairo? Inizialmente sembrava troppo presenzialista, ma alla fine si è eclissato mettendo in primo piano il mister, scelto seguendo la moda del calcio inglese, dove il coach non è solo responsabile di quello che succede in campo, ma agisce come un vero e proprio manager e De Biasi sembra possedere il giusto carattere per il doppio ruolo.

"Di Cairo si dice che abbia molta fortuna e la mano giusta per trasformare tutto quello che tocca in oro, ma rimane anche molto oculato, in fondo i soldi non si devono sciupare ed è giusto mettere al primo posto la sicurezza economica, considerando che adesso le regole tollerano meno le furbizie sul bilancio.

"L’unico vero appunto lo si può fare sulle precarie condizioni del campo di allenamento e del ritardo nell’allestire la palestra, due aspetti essenziali per aiutare la squadra a prepararsi al meglio durante la settimana. Siamo certi che Papa Urbano I risolverà anche questo problema per permettere ai suoi di presentarsi al rush finale in perfetta forma. Questo è anche il periodo giusto per i sognare dei regali, cosa chiedere a Babbo Urbano? La ricostruzione del Filadelfia, almeno una promessa a tal proposito renderebbe tutti davvero felici.