Una stagione strana per il Chievo Verona e lo è per vari motivi. Dalla vicenda Ventura alla classifica, insomma per i clivensi quest'anno sembra che niente possa girare nel modo giusto. L'identità però è la stessa: squadra solida, composta da un mix di esperienza e giovani, con poca tecnica e tanta sostanza. Così anche la mediana, che di qualità tecnica ne ha veramente poca, ma è un reparto comunque ostico.
gazzanet
Il centrocampo del Chievo, Giaccherini e quel ‘no’ al Toro
Focus on / Nel mercato invernale il Chievo ha dato l'addio a un pilastro come Radovanovic, clivensi poco tecnici ma è una mediana di sostanza
RIVOLUZIONE DI GENNAIO - L'idea rimane sempre la stessa, anche se il mercato può cambiare le carte in tavola. A gennaio l'addio a Radovanovic, uno dei volti storici in casa Chievo, e al suo posto è arrivato una vecchia conoscenza del calcio italiano: Assane Diousse. L'ex Empoli, però, il campo non lo sta vedendo molto, complice anche l'esplosione di Leris, giovane uscito dalle primavere di Juve e clivensi, ma a Torino potrebbe partire dal primo minuto considerando la squalifica di Hetemaj. Non solo Radovanovic, però, ha abbandonato i clivensi a gennaio, perché a salutare è stato anche Valter Birsa, vecchia conoscenza granata e giocatore più qualitativo nel roster di Di Carlo.
TANTA PRIMAVERA - Ad arricchire la rosa della squadra di Di Carlo ci sono i giovani, in particolare in mediana. Kiyine è il fiore all'occhiello. Il giovane di origine belga ha calcato il campo già 15 volte questa stagione, dopo aver vissuto una buona esperienza alla Salernitana la passata stagione (23 partite, 2 gol e 3 assist). Oltre a lui anche Depaoli è riuscito a diventare una pedina importante della prima squadra una volta finito il suo percorso nel settore giovanile. Ancora in attesa dell'esordio, invece, Karamoko e Bertagnoli.
GIACCHERINI - Tutti giovani che possono crescere sotto l'ombra di giocatori di grande esperienza. Tra questi, arriverà a Torino uno che con i granata non si è lasciato bene in passato: Emanuele Giaccherini. Dopo l'ottimo Europeo, l'ex Sunderland scelse di andare a giocarsi le sue chance nel Napoli di Sarri, preferendolo proprio al Toro, con cui aveva già trovato l'accordo e la chiusura dell'affare era a un passo. La scelta non si rivelò felice, perché tra i partenopei Giaccherini giocò poco e finì per perdere anche la Nazionale. Poi l'approdo al Chievo Verona e, da i sogni di lotta per la vittoria dello scudetto, è passato alla lotta salvezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA