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Il Torino e la disabitudine a vincere: il nemico invisibile di Giampaolo

TURIN, ITALY - OCTOBER 18:  Andrea Belotti of Torino FC looks dejected during the Serie A match between Torino FC and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico di Torino on October 18, 2020 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il tema / La squadra granata deve uscire dalla spirale negativa di questo 2020: da Zaza a Firenze a Verdi contro il Cagliari, la mancanza di autostima fa sbagliare anche le giocate più semplici

Alberto Giulini

Il Toro non sa più vincere. Se c'è un dato che salta subito all'occhio analizzando il 2020 dei granata, questo è proprio la disabitudine alla vittoria. I numeri dell'anno solare, fino a questo momento, sono infatti impietosi: in 24 partite di campionato il Toro ha vinto solamente cinque partite, raccogliendo invece quattro pareggi e addirittura quindici sconfitte. L'ultima vittoria risale al 16 luglio contro il Genoa; poi, in campionato, tre pareggi e cinque sconfitte tra la fine dello scorso campionato e l'inizio di quello nuovo.

"STESSA SQUADRA - Numeri pessimi, un ruolino di marcia da retrocessione, che hanno inevitabilmente portato scorie negative e dubbi di cui la squadra non è ancora riuscita a liberarsi e che finiscono inevitabilmente per ripercuotersi sulla testa dei giocatori. Dal clamoroso assist sbagliato da Zaza a Firenze al rigore in movimento calciato alle stelle da Verdi contro il Cagliari, giusto per citare alcuni esempi più eclatanti: i giocatori non sono in fiducia ed anche le giocate più semplici a volte non riescono. I cambiamenti rispetto alla scorsa stagione, del resto, non sono stati così tanti: sono arrivati alcuni innesti, ma la colonna portante granata è rimasta pressoché immutata.  Per fare un esempio, se si prende la formazione anti-Cagliari, sette undicesimi erano giocatori già presenti l'anno scorso. Di nuovi leader carismatici, fatta eccezione per Rodriguez, non ne sono arrivati: in sede di mercato si è cambiato, ma forse non tanto quanto sarebbe stato opportuno fare visto quanto è stata negativa la scorsa stagione.

 TURIN, ITALY - OCTOBER 18: Torino FC head coach Marco Giampaolo looks on during the Serie A match between Torino FC and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico di Torino on October 18, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

IL MORALE - Un importante problema in più per Giampaolo, chiamato a fare i conti anche con le scorie dalla scorsa stagione in una situazione già non delle più semplici. Sul tema si è espresso a più riprese anche il tecnico stesso, che ha sottolineato la necessità di conquistare punti, anche "sporchi", per dare morale alla squadra. Del resto le prime difficoltà erano emerse già dalle amichevoli estive, con la sola vittoria contro il Novara a fronte del pareggio con la Pro Patria e della sconfitta con la Pro Vercelli. Ma ora i granata, a partire dalla sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo, dovranno scrollarsi di dosso tutte le ombre di un 2020 che finora è stato ben più che deludente: bisognerà trovare la scintilla giusta, per inaugurare un filotto positivo che aiuti la squadra a ritrovare fiducia. Perché vincere aiuta a vincere ed il Toro, nell'ultimo anno, ha dimostrato di essersi disabituato.