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Immobile e Belotti, due centravanti amici ma rivali

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Belotti e Immobile sono amici fuori dal campo ma si sono contesi spesso la maglia da titolare della Nazionale e il titolo di capocannoniere

Redazione Toro News

Belotti e Immobile sono due amici che giocano nello stesso ruolo. Entrambi sono centravanti di ruolo, il loro obiettivo è segnare. Le ali o i trequartisti costruiscono le azioni affinchè loro possano trovarsi davanti al portiere e buttarla dentro. Questo li rende non troppo compatibili a giocare insieme, sebbene per sei mesi (da gennaio a giugno del 2016) lo abbiano fatto con discreti risultati nel Toro di Ventura.

IMMOBILE AL TORO- Immobile giunge all’ombra della Mole nel 2013 dopo una stagione decisamente sottotono al Genoa. Curiosamente è il primo calciatore della storia ad essere in comproprietà fra il Torino e la Juventus. In quella stagione, grazie alla straordinaria intesa con Alessio Cerci, si laurea capocannoniere della Serie A con 22 reti. Inoltre i granata dopo due decenni si qualificano alle coppe europee, a causa del mancato accesso del Parma. A fine stagione Immobile viene riscattato dal Toro e poi venduto al Borussia Dortmund, dove non riuscirà a rendere secondo le aspettative. Dopo la Germania, va in Spagna al Siviglia, in cui sarà solo una meteora. Solo dopo il passaggio al Toro nella prima metà del 2016 riesce a tornare a segnare e a giocare più serenamente. In estate passa alla Lazio, dov’è ancora oggi ed è diventato anche capitano. 

BELOTTI IN GRANATA- Belotti arriva in granata in seguito ad un investimento economico piuttosto importante del presidente Cairo (circa 7,5 milioni di euro) dal Palermo. In rosanero, in compagnia di compagni del calibro di Paulo Dybala, Abel Hernandez ed Emerson Palmieri, si è fatto notare per le reti da subentrante. A Torino ci sono diverse aspettative dopo la stagione in Europa League terminata con il doppio scontro degli ottavi con lo Zenit. Nella prima stagione non riesce ad esprimersi al meglio nel nuovo sistema di gioco e la prima rete arriva solo alla quattordicesima giornata nel 2-0 casalingo contro il Bologna, nel girone di ritorno arriva al gol con regolarità terminando il campionato a 12 reti stagionali, finendo tra i papabili convocati per l’Europeo del 2016 al quale poi non prenderà parte. Il “Gallo” farà la migliore stagione della sua vita l’anno successivo: con mister Mihajlović arriva a segnare 28 reti in 38 partite tra campionato e Coppa Italia. Da allora non è più arrivato a segnare più di 16 reti, finendo comunque sempre in doppia cifra.

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IMMOBILE E BELOTTI, ENTRAMBI RICONOSCENTI A VENTURA- Belotti e Immobile sono entrambi calcisticamente figli di mister Ventura. L’allenatore genovese è riuscito a farli esprimere al meglio in un ambiente abbastanza protetto. Il Toro veniva da anni di Serie B e quindi non si aspettava risultati da grande squadra, al contrario, l’ambiente granata fu in grado di esaltare i propri giocatori quando lottavano per l’accesso alle coppe europee. Ventura è poi andato in Nazionale, dove verrà, a suo malgrado, ricordato per la non qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. A Torino ha vissuto i migliori anni della sua carriera e ha fatto sbocciare calciatori che avranno carriere di tutto rispetto come Ciro Immobile, Andrea Belotti, Kamil Glik, Danilo D’Ambrosio e Matteo Darmian. Sabato sera si affronteranno Lazio e Torino guidate da due leader amici come il “Gallo” e “Ciruzzo”, chissà se ricorderanno i sei mesi passati insieme in granata e i bei momenti condivisi in Nazionale in particolare nell’ultimo vittorioso europeo.

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