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Izzo, i pm: “Fu minacciato dagli ultrà del Genoa, la società sapeva”

I fatti emersi da un'inchiesta aperta dalla Procura di Genova riguardano anche il difensore granata

Redazione Toro News

""Armando Izzo fu minacciato dai tifosi del Genoa e la società sapeva ma tacque", questo è quanto emerso da un'inchiesta aperta dalla Procura di Genova circa la presenza di un vero e proprio gruppo criminale all'interno della tifoseria organizzata del Genoa. Si tratterebbe di un'aggressione verbale ai danni del difensore risalente al 27 marzo 2017. Durante una cena in un ristorante nel capoluogo ligure, il giocatore, che indossava la maglia del Grifone, sarebbe stato raggiunto ed accerchiato da un gruppo di tifosi, evidentemente scontenti per il pessimo andamento della formazione rossoblù.

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"IL FATTO - Dopo aver fatto uscire il giocatore dal locale, gli ultrà avrebbero intimato a lui e ai suoi compagni di pensare meno al tempo libero e più al campo. Un messaggio che gli esecutori della minaccia avrebbero ricevuto ordine di portare al destinatario direttamente dai capi del gruppo criminale. Il giorno dopo il presidente del Genoa Preziosi avrebbe telefonato personalmente ad uno dei capi ultrà lamentandosi dell'accaduto: "Non accetto che qualcuno tocchi un mio dipendente o la mia squadra. Izzo era in un ristorante e gli hanno rotto i coglioni in 15 di cui 10 ultrà. Io adesso metto tutte le cose in piazza perché ho le prove di tutto, perché mi sono rotto i co******". Due mesi dopo il patron del Grifone smentì di essere a conoscenza dell'episodio davanti ai pm, non denunciando l'intimidazione subita da Izzo.

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